Siamo ormai quasi al giro di boa. Un girone di andata del campionato di calcio Legapro Girone A che ha visto l’Alessandria Calcio partire in sordina, sotto la guida dell’ormai ex tecnico Giuseppe Scienza, con prestazioni non esattamente esaltanti come la sconfitta casalinga all’esordio con il Feralpi Salò, la vittoria risicata a Cuneo e il ko rimediato a Lumezzane.
Poi ad ottobre l’arrivo in panchina di mister Angelo Gregucci, ex grigio negli anni ’80 e dunque assai conosciuto in riva al Tanaro, e la decisa sterzata della squadra verso prestazioni ben più positive che hanno portato, a dicembre, i piemontesi al primo posto in graduatoria poi sfumato, temporaneamente, per il pari rimediato a Reggio Emilia nell’ultimo match del 2015 anche se alla fine del girone di andata manca ancora una sfida, quella contro il Padova al “Moccagatta” il 9 gennaio.
Elementi come i neo arrivati attaccanti nel mercato estivo Fischnaller e Bocalon, il portiere Vannucchi, hanno dimostrato appieno il loro valore e potenziale come anche il centrocampista Branca, lo scafato regista Loviso, giocatore che ha militato anche in serie A con la maglia del Bologna, e i difensori Gianni Manfrin e Vedran Celjiak.
Insomma, innesti che alla lunga si sono dimostrati, o meglio si stanno dimostrando dato che il torneo è ancora ben lungi dall’essere concluso, indispensabili.
Come dimostrato anche dallo straordinario andamento in Coppa Italia Tim con i grigi capaci di eliminare, dopo le vittorie iniziali del periodo estivo su Altovicentino, Pro Vercelli e Juve Stabia, squadre di serie A come Palermo e Genoa, entrambe battute nei loro rispettivi stadi.
La prossima sfida sarà il 18 gennaio, alle 20, con lo Spezia, pure quella una compagine capace di eliminare all’Olimpico la Roma e aggiudicarsi dunque un quarto di finale. Una sfida, quella contro i liguri, che si preannuncia calda anzi rovente per la nota rivalità tra le due tifoserie.
L’Alessandria è dunque ben sveglia su tutti e tre i fronti (in Coppa Italia Legapro i grigi affronteranno la Cremonese) e quindi, nel complesso, il giudizio di questa prima porzione di campionato non può che essere positivo. Voto alla prima parte di campionato: 7.5.
Passando ai singoli elementi, escludendo Nordi dato che l’estremo difensore è stato infortunato per buona parte del torneo e dunque ingiudicabile, un bell’8 spetta a Gianmarco Vannucchi, portiere cresciuto nella Juventus, arrivato in grigio nel mercato estivo e divenuto, in breve tempo, idolo dei supporters dell’Orso (da non dimenticare la grande prestazione fatta contro il Genoa a Marassi).
Per quanto concerne il reparto difensivo da segnalare i miglioramenti di elementi come Alex Sirri (voto 7) e Santiago Morero (voto 6.5) mentre una piacevole sorpresa è stato il neoacquisto, arrivato in estate, Vedran Celjiak, giocatore capace oltre che di difendere, anche di effettuare ottime ripartenze sulla sua fascia di competenza (voto 7).
A centrocampo Massimo Loviso è stato l’innesto di esperienza (voto 7) mentre altra piacevole rivelazione è stato Simone Branca (voto 7.5), classe ’92 ex Sudtirol capace regalare giocate deliziose e palloni invitanti ai compagni del reparto avanzato.
In avanti, come detto, sono partiti un po’ in sordina sia Fischnaller che Bocalon ma sia il primo (voto 6.5) che, soprattutto, il secondo hanno poi saputo largamente rifarsi. Bocalon soprattutto, arrivato dal Prato, si sta trasformando in vero e proprio uomo-gol, capace di capitalizzare al massimo magari anche i pochi palloni che gli arrivano dai compagni (voto 7).
In rialzo anche le prestazioni di Iunco (voto 6.5) e Marconi (voto 6.5) ma una citazione particolare la merita Manuel Marras. Classe ’93, arrivato anch’egli dal Sudtirol come i compagni Fischnaller e Branca, l’attaccante genovese si sta dimostrando giocatore di elevatissima caratura, capace di far vedere i sorci versi a qualsiasi retroguardia (a Genova ha fatto impazzire i giocatori in maglia rossoblu). Un guerriero capace di non arrendersi mai, sempre pronto a ricaricare le pile anche dopo 120’ di gioco. Insomma, un gran bell’acquisto (voto 7,5).
Naturalmente un plauso spetta anche a patron Luca Di Masi e alla dirigenza che in fatto di programmazione e progetti a lungo termine si sta dimostrando accorta e già qualcosa aveva cominciato ad intravedersi la scorsa stagione anche se poi finì come fini.
Adesso, però, è tutta un’altra storia. Gennaio sarà già un mese rovente a livello di match e se i grigi riusciranno ad uscirne indenni allora vuol dire che questo collettivo ha tutte le carte in regole per stupire e far divertire. Attendiamo.