Bellavita: fallimento per la società del centro benessere. I sindacati: “Atteggiamento vergognoso, no a speculazioni”

BellavitaTanto tuonò che piovve. La dichiarazione di fallimento di Wellness Age srl, società che gestisce il centro benessere all’interno del complesso del Bellavita di Spinetta Marengo, è infine stata comunicata a sindacati e lavoratori nella tarda serata di domenica, e annunciata dagli stessi sindacati (Cgil e Uil) ieri, con una comunicazione che riportiamo integralmente.

 

Pareva quasi che il Natale avesse in serbo per tutti un regalo inaspettato e questo grazie anche all’intervento dell’amministrazione comunale ed in particolare del Sindaco di Alessandria.
Non è stato così. Nella tarda serata del 27/12/2015 i lavoratori hanno ricevuto una mail da parte della Legale Rappresentante Monica Simonazzi che li avvisava della dichiarazione di fallimento di WELLNESS AGE SRL deliberata in data 24/12/2015.

Ad oggi non ci sono chiare le tempistiche con cui si arriverà in tribunale ma ciò che ci è chiaro è il tentativo di svuotare l’azienda rendendola ancora più appetibile a chiunque abbia intenzione di specularci liberamente sopra; liberi da ogni vincolo: liberi da ogni obbligazione sui lavoratori, sulle loro assunzioni, insomma liberi da ogni obbligazione derivante da un passaggio diretto in barba a leggi, lavoratori e sindacati.

Ci amareggia profondamente l’atteggiamento tenuto in ultimo da WELLNESS AGE verso i propri dipendenti: ben poca cosa, rispetto alla deriva generale, sarebbe stata saldare le retribuzioni arretrate e garantire così un Natale accettabile ai lavoratori, invece si è scelto una volta di più di far pagare questa situazione alle maestranze in primis e alla collettività poi visto che sicuramente si ricorrerà al Fondo di Garanzia INPS per il recupero delle ultime mensilità e dei TFR.

Vergognoso è stato da parte dell’azienda dissimulare così bassamente le proprie intenzioni persino nei confronti dell’amministrazione comunale alessandrina.

Le OO.SS. si sono attivate da subito per capire come dipanare nuovamente questa matassa che giorno dopo giorno si ingarbuglia sempre più e non sarà semplice, ma nel frattempo ci chiediamo: mentre noi siamo così impegnati per cercare le risposte che occorrono ai lavoratori, del centro cosa sarà? Quale indirizzo prenderanno ora le trattive, qualsiasi trattativa, in merito al personale?
Davvero chiunque arrivi avrà la faccia tosta di fare spallucce quando pretenderemo la riassunzione di tutto il personale presente sino ad oggi?
Attendiamo trepidanti il 2016. Perché noi ci saremo!