Crisi e nuove povertà. Ma anche volontari e generosità. E, su tutte, la risposta della Colletta Alimentare, nata quasi vent’anni fa come risposta, geniale e concreta nello stesso tempo, al bisogno immediato dei più poveri. Ne abbiamo parlato con l’ingegner Davide Mirone, già vice presidente e attuale membro del consiglio direttivo del Banco Alimentare per la provincia di Alessandria.
Ingegner Mirone, lei ha partecipato alla Colletta Alimentare del 28 novembre scorso. Com’è andata?
La colletta è andata bene, anzi, meglio dell’anno scorso.
Ci può dare qualche numero relativo alla nostra provincia?
Al Nord, hanno fatto meglio del 2014 soltanto in due: uno è il banco del Trentino, l’altro quello della provincia di Alessandria, che ha festeggiato un +2,5%, per un totale di oltre 110 tonnellate. Solo nel comune capoluogo c’è stato un inaspettato +8,36%, cioè 21.538 chili, con l’exploit dell’Esselunga che grazie ai suoi clienti ne ha consegnati, da solo, 5.500. Anche grazie a questo risultato il Piemonte ha eguagliato i dati dello scorso anno.
E in Italia?
I numeri complessivi sono questi: 8.990 tonnellate raccolte, 11.000 punti vendita, 135.000 volontari e 5.500.000 italiani che hanno donato cibo.
Dal lato “umano”, quali considerazioni si possono fare sui volontari che lei ha visto in azione?
Ho visto un lato umano molto “carico”… in pratica ho visto i bambini che insegnavano ai grandi il vero significato del gesto, e cioè il gusto di darsi per gli altri. I ragazzini delle medie che hanno fatto la Colletta con me correvano letteralmente per portarmi i sacchetti della spesa. Mi ha stupito in particolare uno di loro, che dopo un po’ che imballavamo insieme si gira, mi guarda e mi dice: “E’ proprio bello quello che stiamo facendo”.
Quali sono le realtà che voi aiutate in provincia?
Siamo in contatto con 120 strutture caritative convenzionate, che assistono più di 20.000 persone. In più, abbiamo stipulato accordi con alcune aziende in modo da distribuire i cibi avanzati delle loro mense. E c’è anche un’attività di recupero di eccedenze non vendute dei supermercati.
Com’è stato il 2015 del Banco Alimentare per la provincia di Alessandria?
Un anno di conferma, direi, e di conferma positiva. Ogni anno mi chiedo: “E se la gente si stufa della Colletta?”. E invece, puntuale, la risposta è generosa. E incredibilmente sorprendente.
Andrea Antonuccio