Cgil: “Bellavita al buio, e dipendenti senza stipendio di ottobre e novembre: serve un segnale urgente!”

BellavitaSempre più critica la situazione del complesso Bellavita di Spinetta Marengo, secondo quanto segnalato dalla Slc Cgil, che chiede un intervento urgente della politica locale a sostegno dei lavoratori, e per dare un futuro alla struttura dopo il ‘naufragio’ di CoopSette.

Ecco il testo completo dell’intervento sindacale:

Giovedì si è tenuta l’assemblea dei lavoratori WELLNESS AGE SRL del complesso “Bellavita” di Spinetta Marengo, In quella sede le scriventi hanno appreso dai lavoratori stessi che il giorno precedente intorno alle ore 15,00 il fornitore dell’energia elettrica ha interrotto completamente il servizio causa morosità del cliente. L’impianto sportivo comprendente palestra, piscine e centro benessere è al buio! I lavoratori sono chiusi fuori dalle porte scorrevoli che senza energia non potranno mai aprirsi e posti in ferie forzate.

La situazione retribuzioni si va aggravando: non solo ottobre non è stato pagato ma da oggi possiamo annoverare anche la mancata corresponsione di novembre. Tra pochi giorni sarà dichiarata mancante anche la Tredicesima mensilità.

Il futuro dei posti di lavoro? Nessuno sa rispondere nonostante le nostre continue sollecitazioni in ogni direzione.

Il centro comprendente una pizzeria, una multisala cinematografica, un albergo pluristellato, palestre, piscine e centro benessere è abbandonato a se stesso per un declivio di cui non si intravede la fine ma che lascia presagirne lo schianto.

Per ora a farne le spese sono soltanto i lavoratori e il territorio in cui il complesso è candidato a diventare un monumento alla vergogna.

Noi ci chiediamo: alla politica locale quanto sta accadendo senza regia alcuna interessa minimamente? O è forse tutto derubricato a problema di piccolo cabotaggio dato che parliamo di poche decine di lavoratori? Comprendiamo benissimo che la soluzione più semplice sia sempre la stessa: abbandonare il sindacato e i lavoratori che esso rappresenta a loro stessi.

Questa è la seconda volta che ci poniamo lo stesso quesito. Attendiamo qualcuno che risponda.
Marco Sali
Segretario provinciale Slc Cgil