Multe ai commercianti: prove di dialogo o la quiete prima della tempesta? La posizione di Ascom e Confesercenti

Saldi 3Nuovo capitolo sul fronte multe ai commercianti alessandrini.
Dopo un venerdì di autentica passione, e un lungo week-end e ‘ponte’ con non poca ‘apprensione’ per gli esercenti a cui Ica ha contestato irregolarità nelle affissioni pubblicitarie in vetrina (saldi, promozioni e altro, tutto riferito ai mesi estivi), ieri è stata una giornata di trattative, ma anche di riposizionamenti strategici, forse in attesa di una nuova battaglia.

Il confronto è avviato, ma la sensazione è che il percorso sarà lungo, e soprattutto che per le associazioni dei commercianti sia importante che anche ‘il convitato di pietra’, ossia il Comune di Alessandria, prenda una posizione ufficiale, senza ‘trincerarsi’ semplicemente dietro la delega all’ufficiale riscossore delle imposte, ossia appunto Ica.

Ma riepiloghiamo i contenuti di un lungo pomeriggio di incontri ufficiali, e di ‘incroci’ ufficiosi di e-mail e telefonate.

Sono le 20 passate quando Alice Pedrazzi, direttore Ascom provinciale, lascia i suoiPedrazzi Alice uffici di via Modena, dopo diverse ore trascorse a discutere con il responsabile di zona di Ica, Bruno Delfino, assistita dal proprio ufficio legale, e da una funzionaria che si occupa in maniera diretta del rapporto con i commercianti ‘multati’.

“In sintesi abbiamo avanzato tre richieste, non solo e non tanto ad Ica, ma all’amministrazione comunale, con la quale peraltro in questi giorni i contatti sono stati incessanti. E sono:
1) Una sospensiva immediata delle contestazioni sin qui recapitate, e di quelle presumibilmente in arrivo da qui a fine anno. Vogliamo che ogni singolo caso sia analizzato e valutato, poichè si profilano situazioni tra loro anche parecchio diverse.
2) Un’adeguata dilazione delle ammende che dovessero risultare confermate, oltre i 60 giorni di prassi.
3) Massima chiarezza per il 2016: chiediamo che i commercianti possano aver tempo per dichiarare a Ica la loro situazione (che può anche mutare rispetto al 2015) non fino al 31 gennaio, ma almeno fino al 31 marzo.
Comunque da giovedì avremo uno sportello dedicato a questa emergenza, e una nostra persona che andrà personalmente in giro per la città, negozio per negozio”

SaldiAnche perchè, appunto, allo stato dell’arte ad abbondare è soprattutto la confusione: ad aver ricevuto le raccomandate di Ica (operativa per conto del comune di Alessandria dallo scorso primo luglio, essendosi aggiudicata un bando di gara triennale) sarebbero stati fino ad oggi una cinquantina di commercianto alessandrini, con richieste di cifre che vanno dai 70 ai 5.500 euro (è il caso più oneroso sin qui segnalato, ma le raccomandate stanno continuando ad arrivare), e situazioni molto difformi tra loro. Certo, come segnalato dal dottor Delfino di Ica, “chi paga entro 60 giorni si vede la cifra ridotta ad 1/3”, ma poichè per molti esercenti si tratta di una novità assoluta e imprevista, vogliono vederci chiaro.

“Poi c’è un altro aspetto – continua Alice Pedrazzi – ed è questo: se un commerciante durante l’anno cambia i cartelli in vetrina mediamente ogni 10 giorni, è pensabile che faccia continuamente ‘la spola’ dal negozio agli uffici Ica, o si può trovare una soluzione diversa? Ci dicono che la normativa non prevede forfait, ma allora almeno che si valuti la possibilità di dichiarare in anticipo che si utilizzerà un certo numero di cartelli, di dimensioni date, in maniera da poter espletare le pratiche una volta ogni tanto”.
All’incontro di ieri con Ica non era presente l’altra principale associazione di categoria, Confesercenti: segnale che va letto come una diversa strategia operativa, divide et impera o che altro?

“Niente di tutto questo – chiarisce Manuela Ulandi, presidente di Confesercenti perUlandi nuova il capoluogo -, in questi giorni un incontro con Ica lo faremo senz’altro, anche se più che altro su questioni tecniche, in vista dei saldi che partiranno il 5 gennaio, per poter fornire ai nostri iscritti informazioni precise e dettagliate. Nel frattempo abbiamo incaricato i nostri legali di effettuare rapidamente tutte le valutazioni del caso sull’accaduto, e stiamo giorno per giorno raccogliendo le segnalazioni non solo dei nostri associati, ma di chiunque si rivolga a noi per chiarimenti”. Però, pare di capire, c’è un livello di valutazione ‘strategica’, e di ‘opportunità’ rispetto al modus operandi, che Manuela Ulandi intende discutere assolutamente con sindaco e giunta: “E ci mancherebbe: Ica fa il suo mestiere, che è fare rilevazioni e incassare imposte. Ma lo fa per conto del Comune di Alessandria, per cui abbiamo chiesto un incontro al sindaco Rossa, e siamo in attesa di sapere quando ci riceverà per parlarne. Mi auguro che i tempi possano essere molto brevi, e le risposte esaurienti”.

Ica sitoMa Ulandi fa anche qualche ulteriore precisazione: “Ho avuto un sobbalzo quando ho letto che Ica avrebbe fatto in estate una serie di incontri di dettaglio, sia con le associazioni che con gli esercenti. L’unica riunione che a noi risulta, e a cui abbiamo partecipato, fu quella di venerdì 21 agosto. Ora, tralasciando la data non propriamente felice, in quell’occasione si tenne semplicemente una presentazione molto formale di Ica, e delle attività che avrebbe svolto. Peccato che nel frattempo i rilevamenti sui saldi estivi fossero già avvenuti, senza che nessuno fosse stato avvisato”.

Insomma, quel che le due principali associazioni del commercio cittadino, sia pur per strade diverse, mettono in evidenza è che, se l’intenzione era quella (come nei fatti è stato) di un feroce ‘giro di vite’, probabilmente lo si sarebbe potuto maggiormente evidenziare, per mettere i commercianti in condizioni di attrezzarsi diversamente, e di non vedersi recapitare (per di più in un mese dell’anno così delicato) comunicazioni tanto brutali e sgradevoli.

E poi c’è il comune di Alessandria: che sia il sindaco, l’assessore al Commercio o quelloComune Alessandria sera al Bilancio, oppure tutta la triade insieme, l’auspicio dei commercianti è che l’atteggiamento della maggioranza non sia quello di Ponzio Pilato. In fin dei conti Ica incassa per conto del Comune, e su mandato di Palazzo Rosso: quindi che da lì arrivi qualche chiarimento ‘strategico’ è più che doveroso.

Infine, i ‘gabellati’: su Internet alcuni commercianti invitano a ‘fare squadra’, a non pagare nulla per il momento, in attesa di sviluppi. Ma che d’ora in poi dovranno mettere in conto unIca multe ‘salasso’ aggiuntivo di imposte, che andranno ad aggiungersi a quelle di sempre, lo hanno capito tutti.
E tra ironie, amarezza e vetrine ‘ipoparlanti’ (ovvero del tutto spoglie di cartelli di qualsiasi tipo) scrutano con ansia l’ingresso del negozio, temendo di veder comparire da un momento all’altro l’addetto in divisa che esclama la fatidica frase: “c’è una raccomandata per lei!”

Ettore Grassano