Dopo l’incontro pubblico di venerdì sera alla ex Taglieria del Pelo, i rappresentanti della Consulta delle associazioni del volontariato “no profit” (settore “Ambiente” “Protezione Civile”) prendono carta e penna, e indirizzano al sindaco di Alessandria, Maria Rita Rossa, una lettera aperta per fare il punto della situazione, ma soprattutto per chiedere un nuovo inizio, e di “convocare al più presto una Commissione Consiliare in cui si possano riprendere le tematiche in discussione consentendo così a tutte le componenti di esprimersi in modo franco e costruttivo in vista di un più alto livello di sicurezza possibile”.
Ecco il testo completo della lettera delle associazioni.
Ogg: Relazione incontro e lettera al Sindaco di Alessandria per convocazione Commissione Consiliare su “Nodo Idraulico di Alessandria”
Lettera aperta al Sindaco di Alessandria prof.ssa Rita Rossa.
5 dicembre 2015 . Alessandria
Lettera per un nuovo inizio
L’incontro promosso dalla Consulta delle Associazioni di Volontariato “no profit” (settore “Ambiente” “Protezione Civile”) dello scorso 4 dicembre 2015 sul cosiddetto “Nodo idraulico di Alessandria” ha segnato un salto di qualità tanto per il dettaglio e la precisione dei dati forniti quanto per il superamento di precedenti schematizzazioni “ponte sì – ponte no” che non hanno permesso di operare – congiuntamente – per innalzare il più possibile il livello di sicurezza della città in caso di alluvioni pari (o superiori) a quella del novembre 1994.
L’ing. Lombardi, assessore all’Ambiente del Comune di Alessandria, ha ricordato che tutte le questioni inerenti la sicurezza idraulica vanno riportate ad una “cifra superiore” cercando di vedere sempre le situazioni nella loro interezza. Di lì la “necessità di bloccare un ulteriore uso indiscriminato del suolo, con nuove cementificazioni e costruzioni spesso inutilizzate che non fanno che aumentare la corrivazione delle acque verso punti di racconta sempre più costipati” .
Anche l’intervento del geom. Piero Mandarino (in rappresentanza di Legambiente Vallemme) si è incentrato sulla necessità di “intervenire negli alvei fluviali ed entro le arginature solo in condizioni di acclarata deposizione di materiali litoidi, fatto che si verifica molto raramente in quanto prevale, ormai, una tendenza all’abbassamento del fondo dei fiumi e non un loro aumento causa accumulo”. Due questioni, quello dell’impermeabilizzazione dei terreni e della “presunta” necessità di scavare i fondi degli alvei, che sono fra le cause dell’alterazione del normale deflusso fluviale, insieme all’evidente cambiamento nelle condizioni climatiche generali con tutto quanto ne consegue.
Importanti e ben documentate le relazioni dell’ing. Luigi Vattimo dell’Agenzia Interregionale per il Po e dell’arch. Claudia Chicca che hanno spiegato in dettaglio modalità, tecniche e tempi di realizzazione delle opere più significative secondo le indicazioni del PAI elaborato (e più volte aggiornato) dall’Autorità di Bacino del fiume Po, massimo organismo direzionale appositamente istituito per una migliore armonizzazione di interventi e opere di salvaguardia.
Al proposito può essere utile la consultazione del documento, attualmente in esame da parte degli uffici competenti del Comune di Alessandria, suggerito dal dott. Francesco Puma (Segretario Generale della stessa Autorità di Bacino) e più volte ripreso dalla relazione dell’ing. Marco Neri, dirigente dell’ufficio Lavori Pubblici del Comune di Alessandria.
Si tratta della comunicazione di provenienza AIPo riguardante i prossimi interventi previsti per il nodo idraulico alessandrino, fra questi vi sono anche varie simulazioni di ciò che potrebbe succedere mantenendo (oppure togliendo) l’attuale soglia presente sotto il ponte Cittadella (ponte Meier).
E’ stata una serata di contenuto e di riflessione che ha trovato un’ottima partecipazione di pubblico, con il salone dell’ex taglieria del Pelo praticamente al completo, e che attende un’ulteriore e più partecipata attenzione da parte dei membri del Consiglio Cmunale alessandrino. Erano presenti solo alcuni consiglieri di maggioranza (tra cui il capogruppo di SEL on. Renzo Penna) a cui si è aggiunto il segretario provinciale di SEL Filippo Boatti, i rappresentanti del Movimento Cinque Stelle (con capogruppo e consigliere) e del PSI alessandrino con il Segretario provinciale Gianluca Bruno.
Proprio per approfondire meglio tutte le questioni inerenti il “Nodo idraulico di Alessandria” Le chiediamo un incontro a cui parteciperà una rappresentanza della nostra Consulta con l’aggiunta – del tutto volontaristica – delle principali realtà direttamente toccate dagli eventi alluvionali. Si tratta di comitati e associazioni alle prese – oggi – con tutta una serie di incongruenze e difficoltà legate alla “idrografia minore”, a ritardi sia tecnici che burocratici, come pure ad una certa indifferenza generale ai problemi idraulici della città che, alla lunga, può rivelarsi un problema. Proprio su questi aspetti procedurali e di “mantenimento dell’attenzione” si è incentrata la comunicazione del presidente alessandrino di Italia Nostra Enzio Notti che ha anche esortato tutti i presenti a fare il massimo per ottenere i finanziamenti dovuti per le aree di laminazione a monte della città (al proposito ha citato anche documenti attestanti impegni considerevoli di denaro – da parte dell’Autorità di Bacino – che non hanno però avuto seguito per ritardi e disguidi di vario genere).
Ci rivolgiamo a Lei, signora Sindaco, in qualità di garante della Salute e delle migliori condizioni di sicurezza dei concittadini per convocare al più presto una Commissione Consiliare in cui si possano riprendere le tematiche in discussione consentendo così a tutte le componenti di esprimersi in modo franco e costruttivo in vista di un più alto livello di sicurezza possibile.
Lettera a cura del Coordinamento della Consulta delle Organizzazioni “no-profit” – gruppo “Ambiente” & “Protezione Civile”