Quando le ‘sindache’ meritano un bell’8: un plauso a Palazzetti e Albano [Le pagelle di GZL]

Palazzetti 2di Graziella Zaccone Languzzi

 

 

1) Al sindaco di Casale Monferrato, Titti Palazzetti, e all’assessore ai Lavori Pubblici e Protezione Civile, Sandro Teruggi.
E’ la seconda volta che assegno un bel voto a questo Sindaco, per la sua disponibilità a relazionare con i cittadini addirittura di sua iniziativa, senza attendere eventuali sollecitazioni e senza fare “spalluccia” di fronte a segnalazioni da parte di chi vive sul territorio e conosce da vicino situazioni e sfumature importanti. Nel caso specifico parlo di sicurezza idrogeologica, che una amministrazione potrebbe non percepire completamente, essendo impegnata nei vari settori che compongono le necessità di una comunità. Mi sto riferendo all’incontro pubblico del C.AL.CA., storico Comitato alluvionati del casalese, del cui consiglio direttivo mi onoro di far parte fin dalla sua nascita nel 2000. L’incontro si è svolto martedì scorso nel quartiere Oltreponte. In occasione del quindicesimo anniversario della tragica alluvione che ha colpito la parte nord di Casale Monferrato tra cui il quartiere Oltreponte, il C.AL.CA. in data 13 ottobre ha inviato una lettera agli organi di informazione, al Sindaco Palazzetti e all’Assessore Teruggi. Dopo pochi giorni la segreteria del Sindaco Palazzetti chiedeva la disponibilità di una data per un incontro con il Comitato. Ripeto: chiedeva. Questo lo ritengo un comportamento corretto che premia: interesse all’ascolto, alla partecipazione, all’eventuale collaborazione e condivisione è indice di miglioramento qualitativo e quantitativo delle relazioni tra una pubblica amministrazione e i cittadini casalesi e di Oltreponte.
Voto: 8

 
2) Al Sindaco di Gavi Nicoletta Albano per l’ordinanza urgente di rimozione di circaAlbano Nicoletta nove mila metri cubi di ghiaia dall’alveo in zona guado del Lemme, materiale ghiaioso depositato che ha raggiunto il livello del piano di scorrimento del guado. Tale situazione anche per i profani in materia idrogeologica indica forte preoccupazione di elevata pericolosità in caso di anche modesto maltempo. “Ovviamente” (lo dico tra virgolette) tale ordinanza deve attendere il nulla osta della Regione e attendere che la Provincia “traslochi” i pesci prima di iniziare i lavori: a mio avviso queste attese di natura burocratica e di eccesso ecologico potrebbe portare situazioni di pericolo di cui poi né Regione né Provincia saranno chiamate a rispondere. Unico colpevole sarà il maltempo, ma anche lui, non essendo figura fisica o giuridica, non risponderà penalmente! Trovo meritevole l’azione del Sindaco Albano, che con una ordinanza mette le mani avanti per tutelare da eventuali danni una parte della città e dei suoi cittadini, abbondantemente “feriti” lo scorso anno dal maltempo e che ancora non hanno avuto ‘ristoro’ di tali danni da parte della Regione Piemonte, a differenza della Regione Liguria. Questa notizia mi riporta ad altre due realtà. Alessandria: il 17 ottobre sulle pagine del quotidiano La Stampa l’Ing. Condorelli (AIPO) denunciava una situazione di pericolo sul greto del Tanaro, con migliaia di metri cubi di limo e sabbia depositate dal fiume, che ha creato un secondo greto restringendo di molto il corso d’acqua. E chi è preposto che fa? Casale Monferrato: “l’Isola che non c’è” in mezzo al PO ha fatto innalzare il livello del fiume, e si potrebbe creare un reale pericolo in caso di piena. E chi è preposto che fa?
Voto: 8

 
Regione Piemonte3) al Governo regionale, che ritengo lontano e disinteressato al nostro territorio provinciale in molti settori importanti che toccano il nostro buon vivere. Ormai è una mia opinione fatta osservando, leggendo e frugando qua e là per il Piemonte, di cui Torino è regina assoluta pigliatutto. Altre province sono più ‘coccolate’ di noi perché hanno rappresentanti con incarichi di rilievo e potere, che tirano “acqua al mulino“ per il territorio di appartenenza. Noi siamo la “Cenerentola” della situazione. Questa mia osservazione non è poi tanto peregrina. Vi è una assenza, una lontananza tra Regione e nostro territorio e quei quattro eletti quanto contano, per pretendere che ci sia dato almeno il necessario come salute, trasporti, strade, sicurezza di ogni genere, etc? Quindi buttò là una provocazione: STACCHIAMOCI! Se siamo trattati come “Cenerentola” significa che la Regione Piemonte non ha bisogno di noi, quindi potremmo alleggerirla di tale fardello e con un referendum chiediamo l’accorpamento del territorio alessandrino alla Regione Liguria. Non importa che al governo regionale ligure ci siano i rossi, i verdi, i blu o i neri, se non altro forse un po’ più di attenzione potremmo riceverla.
Voto: 2