di Dario B. Caruso.
Ogni professione va intesa come missione.
La dedizione con cui ci si occupa del proprio lavoro va oltre il dovere di fare le cose, è la condizione necessaria per lasciare un segno del proprio passaggio depositando il testimone di mano in mano ma facendolo sempre a regola d’arte.
Pane
Ogni mattina compro focaccia e pane caldi.
Sono pochi i forni a legna che utilizzano farina e lieviti di prima qualità. Ci si deve accontentare di forni elettrici che accolgono malloppe surgelate, digeribili con difficoltà e in tempi doppi rispetto al normale.
Case
Alzo gli occhi e le impalcature che ricoprono gli edifici intorno a me sono segno – dicono – di un mercato edilizio che riparte.
Quando le impalcature vengono dismesse mi attendo che i muri non siano solo belli a vedersi ma resistenti e completi anche nelle rifiniture.
Padre e madre
Ogni mattina incontro decine di facce, futuri donne e uomini.
Sono pochi i genitori che riconoscono la funzione dell’insegnante, non conoscendo il confine tra educazione casalinga ed educazione scolastica; vero che i due aspetti sono sfumati ma restano indubbiamente distinti e distinguibili.
Scuola
Ogni mattina incontro decine di facce, padri e madri.
Non tutti gli insegnanti riescono a definire quale sia il confine tra educazione scolastica ed educazione casalinga.
Io
Non sono fornaio, né muratore, né genitore.
Ho però la coscienza di provare a distinguere il lavoro buono da quello meno buono, il lavoro a regola d’arte da quello no.
Vorrei che ognuno provasse a darsi una regola, per fare qualsiasi cosa a regola d’arte.
Servirebbe quindi una coscienza comune collettiva: faccio questo lavoro non per lo stipendio ma perché ho uno stipendio.
Non sono fornaio, né muratore, né genitore ma riconosco i lavori fatti a regola d’arte.
Anche se la riconoscenza non è di questo mondo.
Da Wikipedia:
{La locuzione “a regola d’arte” indica l’insieme delle tecniche considerate corrette per l’esecuzione di determinate lavorazioni, in genere artigianali, e della realizzazione di manufatti. Tale definizione risale al tempo delle corporazioni delle arti e mestieri, d’origine medievale, che disponevano dettagliati regolamenti in genere riguardanti l’utilizzo di materiali, strumenti, procedure e soluzioni realizzative volte a garantire la qualità del prodotto o del servizio finale}