A seguito delle dichiarazioni del consigliere comunale di opposizione Emanuele Locci, immediata arriva la smentita della giunta Rossa, che riportiamo di seguito integralmente.
E’ destituita di ogni fondamento la notizia relativa al pagamento di una parcella di 30 mila euro all’avvocato, Gianni Abrile, per il patrocinio legale di fronte al Tribunale di Alessandria – sezione lavoro nella causa promossa contro il Comune dagli avvocati dell’avvocatura comunale, Simone Bellingeri, Cristiana Rossi, Claudio Spinolo e Roberto Calcagni per il riconoscimento dell’alta professionalità.
La causa si è conclusa in primo grado con la soccombenza del Comune di Alessandria per un ammontare complessivo di circa 480.000 euro ed è stato interposto appello.
Il conferimento dell’incarico è legittimo ed ha ottenuto il parere tecnico favorevole del dirigente responsabile, anche segretario generale reggente, come tale, in allora, responsabile della prevenzione alla corruzione.
Per l’incarico è stato previsto un impegno di spesa di 3.000 € e, al momento, non è stato liquidato alcun compenso al professionista.
L’avvocato Abrile non ha rapporti di collaborazione professionale con l’assessore Falleti, ma il suo studio è ubicato negli stessi locali.
L’incarico gli è stato conferito nel giugno 2014 e si è concluso nel febbraio 2015, ben prima della nomina della moglie nel CDA di Costruire Insieme.
Si precisa, inoltre, che l’Amministrazione Comunale è dotata del Codice Etico ed Integrità dal gennaio 2014 a seguito della sua approvazione da parte di questa Giunta comunale.
L’Amministrazione Comunale si riserva di tutelare la propria onorabilità in tutte le sedi competenti.