Agenzia Regionale della Mobilità: un tema da approfondire

Coloris nuovadi Daniele Coloris*

 
Il Consiglio Regionale del Piemonte ha licenziato il testo definitivo di modifica alla legge n.1 del 2000 che regola il trasporto pubblico locale. Con tale modifica viene istituita la nuova Agenzia della Mobilità Piemontese per la programmazione del trasporto pubblico dell’intera regione.

All’Agenzia aderiranno tutti gli attuali soggetti di delega (province), nonché i comuni al disopra dei 15000 abitanti che ne faranno richiesta.
Fondamentale sarà il suo ruolo nella definizione delle linee guida del TPL, portando ad una riduzione dei centri di costo e superando di fatto l’attuale mancanza di coordinamento tra i vari soggetti che ha generato sovrapposizioni ed inefficienze.

L’Agenzia sarà intestataria di tutti i contratti della gomma (subentrandoAtm autobus agli attuali committenti), ed in prospettiva di quelli del ferro (anche prima dell’assegnazione tramite gara del servizio ferroviario), consentendo alla Regione di risparmiare sui trasferimenti.

L’approvazione della legge rappresenta il primo tassello nel disegno complessivo della giunta Chiamparino, che porterà alla riorganizzazione del TPL su quadranti, in cui le province si assoceranno sotto forma di consorzio: Area metropolitana, Quadrante nord (province di Novara, Vercelli, Biella Verbano Cusio Ossola) Quadrante est (provincia di Asti e Alessandria) e Quadrante sud con la provincia di Cuneo.

A prima vista l’agenzia regionale si presenta come uno strumento utile a risolvere i problemi di bilancio e le difficoltà nel nel servizio delle varie aziende di trasporto, ma appare indirizzato verso le realtà di Torino e la sua area metropolitana vasta. Occorre inoltre tenere conto delle difficoltà di una sinergia con la provincia di Asti come prevede lo schema regionale.

I trasferimenti pubblici per il trasporto pubblico in Alessandria sono scesi da 12 milioni inizi a circa 9 milioni attuali, con la provincia ha assicurato i ritardati pagamenti. Difficoltà nella programmazione dei trasporti si stanno avendo in tutti i settori con particolare riferimento al servizio per le scuole, causa la chiusura al sabato di molti istituti e la difficoltà di far coincidere gli orari scolastici con quelli delle corse delle autolinee. In vista anche di una riorganizzazione del servizio sanitario in provincia è necessario ragionare sui collegamenti tra i centri zona, che disporranno delle strutture ospedaliere.

Vanno tenuti in considerazione altri problemi; la capillarità del servizio da svolgere in provincia di Alessandria con molti paesi, anche piccoli, da raggiungere e una rete stradale particolarmente difficoltosa,la necessità di adeguamento dei mezzi e l’alta incidenza del costo del lavoro sui bilanci complessivi. La società Scat che ha come capofila Arfea, con circa il 60% delle quote sembra di fatto un consorzio atto a ricevere i finanziamenti, ma non a programmare il trasporto e a creare una sinergia fra i vari consorziati.

Il Partito Democratico provinciale ha di recente incontrato a Novi i principali rappresentanti politici ed istituzionali per inquadrare le difficoltà e prospettive del TPL in provincia e porterà a breve in discussione questo tema nella propria direzione, per formulare una proposta e valutazione condivisa che rappresenti tutto il territorio.

 
*vicesegretario provinciale e responsabile trasporti