Grazie al ‘Pittaluga’ Alessandria per 5 giorni ‘smette’ i panni di Cenerentola [Le pagelle di GZL]

Concorso Pittaluga 2015di Graziella Zaccone Languzzi

 

 

1) Al Concorso Internazionale di Chitarra Classica “Michele Pittaluga. Per cinque giorni (21-26 settembre) Cenerentola (la mia città), uscirà dai suoi stracci e indosserà un bellissimo abito e scarpette di cristallo per accogliere un importante evento internazionale che dà lustro, alta qualità, eleganza ad Alessandria. Questo concorso internazionale al suo odierno 48° appuntamento, fra due anni festeggerà le “nozze d’oro” con la città. Non vado nei particolari del concorso che tutti gli alessandrini doc’, amanti della musica e del bello già conoscono, e chi ha raggiunto una certa età come chi scrive, ha avuto anche il piacere di conoscere personalmente il Dott. Michele Pittaluga, ispiratore di questo importante evento che porta in città ogni anno e da tutto il globo, giovani chitarristi e l’interesse di molti amanti di questo strumento musicale. Alessandria sta brillando molto poco al di fuori dei suoi confini, ma grazie ad alcune eccellenze riesce ancora ad emergere nel settoreChitarra classica della cultura musicale grazie ai figli del Dott. Pittaluga, Micaela e Marcello, che anno dopo anno permettono la valorizzazione della nostra città con grande successo ma con grandi sacrifici. Perché naturalmente devono affrontare le molte difficoltà create sempre più dalla burocrazia e dai tagli alla cultura. Grazie a questo premio Alessandria è una città conosciuta all’estero. Ai figli del Dott. Michele Pittaluga auguro che qualche eletto di casa nostra nella politica nazionale, venga l’ispirazione di bussare le porte giuste romane perché allarghino un po’ i cordoni della borsa a sostegno di questo sforzo fatto da alessandrini e rigorosamente “celebrato” in questa città.
Voto: 10

 

Imbianchini2) A Italia Sicura, settore Scuola. Ente governativo renziano: struttura di missione per il coordinamento di interventi di riqualificazione per gli edifici scolastici. La notizia: “a Litta Parodi, i genitori diventano imbianchini” e ancora: “Aule da imbiancare e pochi fondi: la soluzione? I genitori dell’istituto primario “Bravetta” di Litta Parodi sono diventati imbianchini per qualche giorno, per poter dare una rinfrescata alle aule dei figli”. Non vado oltre e questi genitori meritano 10. Il 2 se lo guadagna invece il Governo Renzi. Un pimpante presidente del Consiglio con grandi idee, grandi enunciazioni e tanto fumo nel senso di zero arrosto: ma fumo negli occhi di quegli italiani che ci credono. Con il Governo Renzi a luglio 2014 è nata Italia Sicura – settore Edilizia Scolastica. L’istituzione di un nuovo baraccone che si dovrebbe occupare oltre che di edilizia scolastica anche di dissesto idrogeologico e acque sicure. A coordinatore un suo amico toscano: Erasmo D’Angelis, ma per poco. Tempo qualche mese e D’Angelis viene piazzato come direttore dell’Unità, giornale di Governo, e al suo posto altro toscano amico di Renzi: Mauro Grassi, che passa al timone di questa struttura di missione di Palazzo Chigi. Nel frattempo dal Censis: “Allarme: le scuole d’Italia un disastro italiano”. E qui faccio un riepilogo tratto dal Censis: scuole vecchie, a pezzi e con l’amianto, edifici a cui occorrerebbe rifare tetti e coperture. E ancora: in 24mila degli oltre 41mila istituti statali gli impianti elettrici, idraulici, termici non sono a norma. Strutture con gli intonaci a pezzi senza contare la mancanza di barriere architettoniche, confermati gli allarmi per la sicurezza e la salute del personale e degli studenti. Fine. Mentre a Litta Parodi i genitori ripuliscono le pareti luride delle classi, il baraccone “Italia sicura-scuole sicure” c’è, ma al momento di sicuro c’è un nuovo Ente di potere: postificio e stipendificio.
Voto: 2

 
3) A Italia Sicura, settore Idrogeologico. Ente governativo renziano per il DissestoAlluvione 2014 Idrogeologico. Andiamo verso l’autunno e nel nostro territorio chi ha subìto una o più alluvioni inizia un periodo di allerta ad ogni forma di maltempo. Quindi ciò che sta accadendo in questi giorni porta il nostro pensiero e cuore verso chi è alle prese della conta dei danni e delle vittime dell’ennesimo disastro meteorologico. Non passa mese senza che una parte di Italia subisca disastri provocati da fenomeni estremi, e a detta di molti il nostro paese non è mai stato soggetto a simili eventi in modo frequente e ravvicinato e in ogni stagione dell’anno. La scorsa settimana tre vittime, interruzioni di energia elettrica, strade, abitazioni inghiottite dall’acqua, frane e allagamenti nel piacentino, colpite diverse regioni e l’accumulo di richieste di “stato di calamità”, che senza questa dichiarazione lo “Stato” non avrebbe “conoscenza” del grave fatto: è necessario avvisarlo e questa burocrazia dà veramente nausea. Nelle interviste che ho assistito alla TV, dai cittadini che hanno perso tutto (e per alcuni era l’ennesima volta), viene fuori il loro pensiero sulle cause o colpe che riporto. Chi ha accennato ai consorzi di bonifica che per molti agricoltori sono strutture elefantiache, postifici, accumulo di debiti e disservizi, chi ha accennato allo scarico del troppo pieno di invasi a monte di corsi d’acqua, e in questo caso è plausibile l’arrivo improvviso di muri d’acqua. C’è anche chi ha accennato a piogge provocate da scie chimiche e manipolazione climatica. Qualunque sia la causa lo Stato che fa? Ogni volta si indigna e poi volta le spalle con grande “dignità” senza iniziare a risolvere alla radice dei problemi e risarcire i danni causati dalla sua inerzia. Qualcosa ha fatto però: ha creato un anno fa il carrozzone Italia Sicura con lo slogan: “Fuori dal fango”. Stiamo entrando nell’autunno, incrociamo le dita per il nostro territorio senza attendere o sperare in un intervento del nuovo Ente governativo e della nostra Regione.
Voto: 2