La conversione di Angela

Merkeldi Roberto Sarti*

 

Per anni Angela Merkel è stata identificata come una terribile tiranna, una vera e propria sadica aguzzina che si compiaceva nel far soffrire ed affamare i popoli europei, italiani in primis, a colpi di spread. Tutti ci ricordiamo come i giornali e i telegiornali di fatto ci terrorizzavano continuando a sventolare lo spauracchio del maledetto spread.

Ma ecco che oggi parlando di un argomento estremamente insidioso come l’immigrazione la signora Merkel stupisce tutti dimostrandosi di fatto un vero angelo. Infatti di fronte alle migliaia di profughi, la maggior parte dei quali non gode di questo riconoscimento giuridico, che pressavano pesantemente per entrare in Germania ha deciso di tendere cristianamente le braccia. Lasciate quindi che i cosiddetti “migranti” vengano a me; però attenzione: non tutti, come la propaganda di regime renziana vorrebbe farci credere, ma soltanto i siriani, cioè gli unici veri profughi che scappano dalla guerra. Tutti gli altri che ormai credo sia noto a tutti non vengono in Europa per chiedere asilo ma semplicemente a cercare fortuna, la osannata Signora Merkel a chi li lascia? Ma a noi ovviamente! all’Italia, alla Grecia, all’Ungheria.

Questo significa che circa 75.000 richieste di asilo avanzate dagli immigrati originari dei Balcani verranno inesorabilmente respinte. Dentro quindi i siriani, fuori i macedoni, i serbi, e tutti gli altri clandestini. Questi sono immigrati di serie B, meglio quelli di serie A, cioè i siriani che tra l’altro sono anche più facili da assimilare in quanto spesso appartengono alla classe media,sono un po’ più ricchi rispetto ad altri che provengono da altre parti del mondo. Tra l’altro l’improvvisa conversione di Frau Merkel è stata accolta favorevolmente dalla Confindustria tedesca. Ci saranno 500.000 posti di lavoro disponibili. Si tratta nella maggioranza di impieghi di basso livello, pagati poco, lavori in sostanza che i tedeschi non vogliono più fare. Ecco quindi che gli immigrati “accolti” sono i candidati migliori per ottenerli. La Merkel quindi diventa l’anima buona dell’Europa,l’eroina dell’accoglienza in netta contrapposizione con quel nazi-fascista del premier ungherese Orban che alza dei muri, manda l’esercito ai confini con il solo torto di voler proteggere il suo Paese da una vera e propria invasione come sta avvenendo da noi.

La Cancelliera tedesca acquista quindi l’aureola della buona samaritana sfruttando ancora una volta la totale assenza di una qualsiasi strategia europea indirizzata al controllo di questo fenomeno migratorio di dimensioni epocali. Solo una marea di chiacchere inutili, di impegni che forse verranno rispettati, basti pensare che l’Europa di fronte a questa emergenza si riunirà per decidere il 30 Settembre (immaginiamoci quando si sarebbe riunita in assenza di emergenza). Di certo questo modo di operare, in gran parte voluto, testimonia il fallimento della politica che quindi è inutile.
Questa è la rivincita dell’Europa della moneta contrapposta all’Europa dei popoli. Queste centinaia di migliaia di disperati in realtà distolgono l’attenzione dagli immani disastri provocati nel continente da Bruxelles. In questo aumenterà il numero dei lavoratori disposti a qualunque lavoro anche se sottopagato. Questi flussi incontrollati aumenteranno le fila della malavita e dei farabutti nazionali che lucrano su di loro. Ma soprattutto l’effetto più devastante è quello rappresentato dalla cancellazione delle identità nazionali. Tutto questo importa poco ai boiardi europei e agli industriali tedeschi che offrono lavoro di basso profilo e a basso costo. Un importante quotidiano nazionale riportava un concetto esplicativo e al tempo stesso inquietante: l’antica tradizione tedesca afferma che “il lavoro rende liberi”. Un concetto sul quale occorre meditare molto attentamente.

 

*Presidente Gruppo Lega Nord Comune di Alessandria