1) Attenzione: pare siano solo tre (3!) i futuri infermieri che saranno assunti tramite concorso dall’Ospedale di Alessandria. Caspiterina che sforzo, mi pare che Alessandria abbia diritto (e necessità) di avere qualche infermiere in più, inoltre ritengo che questa provincia in ogni settore, sanità compresa, sia la “cenerentola” del Piemonte.
Le domande dei candidati saranno moltissime. A questo punto si auspica che almeno venga premiato il merito, senza la solita “spinta” all’italiana, grazie alla quale sono sempre stati sistemati i vari “trota”, che siano del Po piuttosto che del Tanaro o della Bormida. Vedremo. Intanto si assiste all’ordinaria partenza in massa dall’Italia di nostri giovani in cerca di un’occupazione, quindi di reddito e futuro. In questo paese “malato”, è in corso una vera fuga di giovani cervelli e professionalità, però accompagnati da regolare identificazione, e che noi regaliamo all’estero: giovani talenti volenterosi formati nel nostro paese con denaro pubblico a cui lo Stato “malato” non dà nessuna chance. Al contrario accogliamo le cosiddette giovani e nuove risorse provenienti dall’Africa con dubbie identificazioni ed intenti, e ce li manteniamo pure, fino a prova contraria.
Tornando al settore infermieristico, nei giorni che verranno un giovane laureato alla nostra Università infermieri in via Di Vittorio, saluterà la sua patria e con documenti personali identificativi, trolley, biglietto di viaggio e posto di lavoro già determinato al suo arrivo, andrà in Germania perché assunto in un ospedale di Francoforte con un interessante stipendio di circa 2000 euro mensili: qui in Italia se lo scordano tale stipendio. Gli ho posto la domanda se non gli dispiaccia lasciare il luogo dove è nato, la famiglia, gli amici, la morosa: mi ha risposto di sì, che gli dispiace, ma qui non si trova nulla e se fosse fortunato ad avere un posto da infermiere sarebbe comunque per anni un precario. In Germania ci sono ottime possibilità d’impiego dell’area medico-sanitaria per infermieri e per neo-dottori che provengono dall’Itala ritenuti merce pregiata. In bocca al lupo ai tre fortunati che nella selezione saranno prescelti: se otterranno un posto di lavoro a tempo indeterminato avranno vinto la loro lotteria!
Voto: 3
2) Annuncio pubblicitario semiserio – A.A.A. CERCASI appartamenti, case, immobili. “La Prefettura e il Comune di Alessandria, su direttive impartite dal Ministero dell’Interno, cercano locali possibilmente ammobiliati e con suppellettili, linea internet, riscaldamento e aria condizionata, possibilmente vicino a strutture sportive e di svago. Si chiede ai proprietari di immobili vuoti o seconde case, oppure a chi desidera dare ospitalità ai migranti in continuo e copioso arrivo inviatoci dal Governo, se generosamente volessero accettare tale richiesta. Si rassicura la cura dell’immobile e la stipulazione di un contratto di locazione tra proprietario e istituzioni territoriali.” Questo è un annuncio di pura fantasia, poco serio ma non troppo, perché la realtà è di dominio pubblico. Si legge su un cartaceo che la prefetta nei giorni passati ha lanciato un terzo appello di richiesta per fronteggiare ciò che ormai diventa insostenibile e che a Roma (quei due che te li raccomando: Renzi&Alfano), continuano a raccogliegliere disperati, per poi spedirli in porto franco ad ogni regione e città, non preoccupandosi se nei territori a forza di accogliere ne hanno in esubero e non ce la fanno più. Un mese fa un altro appello della prefetta e della sindaca nel ruolo di presidente provinciale: si chiedeva ai 190 sindaci della provincia di accogliere migranti, in proporzione alle dimensioni dei comuni e al numero di abitanti. Questo fa pensare che il contenitore territoriale è pieno e sta creando problemi di ogni genere, sicurezza compresa. Altro segnale preoccupante di occupazione in eccesso proviene dal Cardinale della Diocesi piemontese che in questi giorni ha chiesto ai parroci di ospitarne almeno cinque a testa. L’incapacità di questo governo pasticcione sta creando un disastro senza ritorno, e a differenza dei colleghi europei tutela questa massa di persone straniere, dimenticandosi che esistiamo anche noi: gli italiani che chiedono solo sicurezza personale. Mi viene da definire “merceologia umana” questi disperati, non certo per disprezzo nei loro confronti ma perché ogni disperato che scappa dalla guerra o dalla fame rende soldoni non solo agli scafisti ma anche a chi pare al di sopra di ogni sospetto. Gli arrestati capoccioni di Roma mafiosa cupolona che si ingrassavano sugli sbarchi, nelle carceri stanno parlando. Due sono le domande, la prima: CHI C’E’ DIETRO A TUTTO QUESTO? La seconda: le guerre si fanno con le armi, l’Italia quanto materiale bellico fornisce a questi paesi dove la guerra non ha mai fine?
Voto: 2
3) Questa pagella produrrà critiche ma basta farci un minimo ragionamento e valutare la bontà di ciò che andrò a scrivere. Vorrei parlare di MECENATI e FILANTROPI. Nei secoli scorsi c’erano i nobili e le famiglie ricche che donavano, costruivano, finanziavano, investivano per beneficenza. Chiese, ospedali, cultura e arte. Qui in città, a fare un esempio, si ricorda l’industriale Borsalino. Oggi nobili, industriali, famiglie ricche si tengono ben stretti i loro patrimoni, e al massimo finanziano la politica per trarne ulteriori benefici. Quindi in un campo molto ristretto nella mia conoscenza il 10 va a chi acquistando l’ex Seminario di via Vochieri ristrutturandolo per farne sede della Camera di Commercio e a chi acquistando Palatium Vetus, in piazza della Libertà per farne sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria ha posto in salvaguardia due antiche strutture di valore storico di grandi dimensioni che diversamente, abbandonate nel trascorrere degli anni, avrebbero subito degrado. Una ‘grama’ sorte di degrado investe invece l’imponente struttura dell’ex Ospedale Militare in via XXIV Maggio, e temo che stessa ‘grama’ sorte toccherà alla caserma Valfrè e alla fortezza Cittadella, perché tra trascuratezza e rimpalli i responsabili amministrativi ed istituzionali sono in altre faccende affaccendati, di cui in primis la fatica di mantenere la cadrega sotto il posteriore ben salda. Invece una buona notizia è che ho notato impalcature a quella che fu la “culla” di Alessandria: la chiesa di Santa Maria di Castello. Quindi lì qualcuno ha fortunatamente deciso di fare manutenzione. Tornando alle odierne sedi della Camera di Commercio e della Fondazione Cassa di Risparmio, due piccoli gioielli cittadini, il massimo dei voti a chi ne ha reso possibile il recupero e l’attuale utilizzo.
Voto: 10