In attesa del consiglio comunale di lunedì 17 agosto, l’amministrazione Rossa ha divulgato ieri alla stampa una ricca documentazione, e un fiume di numeri, che di seguito riportiamo integralmente. Qui in allegato, invece, il testo completo dell’aggiornamento del programma di mandato.
Il 2015 si presenta come il primo anno di ritorno agli investimenti dopo il dissesto finanziario dell’Ente.
Ai 5.386.158,02 euro previsti nel piano degli investimenti, si aggiungono quelli previsti da AMAG sul medio periodo, così specificati:
• opere fognarie in via Vecchia dei Bagliani E. 3.630.000
• opere fognarie a Lobbi E. 3.150.000
• collegamento fognario Oltre Bormida E. 895.000
• potenziamento depuratore Orti E. 5.500.000
• estensione fognatura Valle Quarta/Strada cerca E. 325.000
Le spese correnti ammontano ad 89 milioni di euro (oltre 10 milioni di applicazione degli avanzi 2014), comprensivi dei fondi rischi per crediti di dubbia esigibilità, secondo la nuova contabilità (circa 2 milioni), per cui le spese correnti nette si stabilizzano sugli 87 milioni effettivi, di cui circa 7 milioni per il pagamento di ratei di interessi.
Il debito complessivo si attesta sui 207.205.977,09 a fronte di un debito nel 2011 di 157.035.720, 83.
Va sottolineato però che negli oltre 207 milioni complessivi sono compresi quelli relativi al prestito statale per il pagamento dei creditori da parte dell’Organismo Straordinario di liquidazione (circa 52 milioni) e 17 milioni provenienti dalla Cassa Depositi e Prestiti a seguito della legge “taglia debiti” per cui si può affermare che il debito storico sia in calo.
Infine va ricordato che nel 2015 il 51,00 per cento del capitale sociale di Aral detenuto dal Comune di Alessandria verrà conferito ad Amag, mentre il restante 43,30 posseduto sarà posto a disposizione per la ricerca di un nuovo partner.
LE NOVITA’ DEL PIANO DEGLI INVESTIMENTI
L’elemento di novità rispetto agli ultimi anni è sicuramente il fatto che, stante il rispetto del patto di stabilità, è stato possibile prevedere interventi finanziati con mutuo.
Giova ricordare che gli ultimi mutui contratti dal Comune, finalizzati alla realizzazione di opere pubbliche, risalgono al bilancio 2010 all’epoca, cioè, del finanziamento del ponte Meier.
Per far fronte alla necessità di procedere ad un progressivo generale recupero del patrimonio e del demanio comunale sono stati previsti investimenti complessivi di oltre 12 milioni di euro nel triennio 2015/2017 nel campo delle strade, dei fabbricati e del verde pubblico.
In particolare, per il solo 2015, sono previsti i seguenti stanziamenti:
– Strade comunali €. 2.685.922,36
– Fabbricati comunali €. 2.600.000,00
– Verde pubblico €. 188.232,00
Per quanto attiene gli altri investimenti sono da evidenziare le previsioni di spesa relative ai seguenti interventi:
– Spese in conto capitale sull’immobile destinato ad ospitare il Museo del Cappello, interventi parzialmente finanziati con il contributo di fondazioni bancarie, Università e Borsalino S.p.A. attraverso una convenzione in fase di definizione. Per tali lavori è stata prevista una spesa di €. 400.000,00;
– Acquisto beni mobili finalizzati al miglioramento dei servizi offerti nelle scuole, centri sportivi, musei, biblioteca e istituti culturali in genere per un investimento complessivo di oltre 468 mila euro;
– Acquisto Hardware e Software per un generale efficientamento della macchina comunale attraverso un necessario ammodernamento della struttura informatica dell’Ente. Per tali azioni è previsto un investimento di oltre 325 mila euro;
– Acquisto mezzi operativi per 400 mila euro. La ristrutturazione della struttura dell’Ente, comporta un potenziamento dei reparti operativi col fine di migliorare la minuta manutenzione del demanio e patrimonio comunale con il conseguente soddisfacimento delle richieste, sempre più pressanti e oggettivamente condivisibili della cittadinanza, finalizzate ad ottenere una città più sicura, pulita e ordinata.
– Interventi sulla rete idrografica minore da realizzarsi attraverso contributi regionali per 100 mila euro. Gli ultimi anni, infatti, hanno visto, in concomitanza di forti piogge, il ripetersi di allagamenti in diverse zone del territorio comunale.
In particolare sono stati più volte colpiti i sobborghi di Spinetta Marengoe San Michele.
Mentre per Spinetta Marengo ed il rio Lovassina l’Amministrazione ha approvato il progetto, a suo tempo predisposto, di deviazione del rio ed avviato le procedure finalizzate all’ottenimento del relativo finanziamento da parte della Regione, per il sobborgo di San Michele, sempre in accordo con gli uffici regionali, è in fase di predisposizione uno studio idraulico che definisca un percorso tecnico per la risoluzione dei problemi.
Revisione Programma di Mandato o libro dei sogni?
Il 2015 va ricordato come un anno di svolta per il Comune di Alessandria. Le condizioni progressivamente migliorate dal punto di vista economico-finanziario trovano corrispondenza anche in un particolare approccio che ha condotto ad elaborare l’aggiornamento del Programma di Mandato. Un testo che prende in considerazione e, in molti casi, rivede significativamente gli iniziali obiettivi amministrativi del 2012 con una “prospettiva” che guarda con molta determinazione alla scadenza del 2017 e che, nel documento approvato quest’oggi in Consiglio Comunale, crea i presupposti che evidenziano efficacemente le correlazioni con i contenuti e le scelte ipotizzate nel nuovo Bilancio di Previsione, da approvare entro una decina di giorni.
Per il Sindaco di Alessandria, Maria Rita Rossa, e l’Assessore comunale alla Programmazione Finanziaria, Giorgio Abonante, «gli elementi costitutivi di questo nuovo approccio caratterizzante l’aggiornamento del Programma di Mandato (intitolato “Il risanamento e lo sviluppo: un’unica sfida”) nonché la stessa Relazione Previsionale e Programmatica (correlata al Bilancio di Previsione 2015) sono sintetizzabili in quattro parole-chiave:
SUPERAMENTO del “modello incrementale”, gestendo al meglio la «transizione da un modello di acquisizione delle risorse finanziarie, prima basato sui trasferimenti dallo Stato, ad un modello che vede gli Enti locali impegnati ad alimentare il complesso dei loro interventi quasi esclusivamente attraverso le risorse acquisite con il sistema della fiscalità locale e con le entrate da tariffe»;
MIGLIORAMENTO degli standard di qualità di vita complessiva dei cittadini, mettendo «al centro della scena i bisogni della comunità e, di conseguenza, la capacità di ricercare risposte non avendo paura di rimettere in discussione quanto di pur importante realizzato in passato». «L’obiettivo è saper cogliere ogni opportunità di crescita e di costruzione di un nuovo modello di welfare locale, in grado di garantire i livelli di benessere oggi altrimenti messi in discussione» e adoperarsi per la «ricrescita di un tessuto connettivo che leghi non solo l’istituzione e i cittadini, ma l’intera Città, e che sia capace d’invertire i processi di degrado, di sfiducia, di auto isolamento ai quali da tempo stiamo assistendo»;
SVILUPPO e consolidamento di un diverso modello urbano che, oltre alle prospettive di attuazione di una nuova welfare community, si caratterizzi per la «ricerca di nuovi modelli di programmazione territoriale e di mobilità sostenibile», ponendo la «qualità ambientale quale presupposto fondativo» e adoperandosi per il perseguimento di alcuni macro-obiettivi tra i quali i seguenti:
«definizione di un sistema urbano per lo sviluppo sostenibile affinché le aziende innovative, che creano lavoro stabile nel rispetto della sostenibilità ambientale-sociale del territorio, siano attratte da servizi qualitativi piuttosto che da incentivi fiscali»;
«rilancio e valorizzazione del centro storico con azioni strategiche che individuino o ripensino spazi comuni, parcheggi multipiano, spazi per attività di svago e culturali, nuove riqualificazioni dei tessuti edilizi degradanti e insalubri»;
«riduzione delle politiche di espansione urbanistica a favore di un investimento programmatico sulla valorizzazione dell’esistente»;
«definizione di un piano della mobilità per una città più ordinata e più vivibile»;
Il tutto, considerando il tema dell’innovazione quale decisivo «paradigma progettuale per il pubblico e per l’auto-riforma organizzativa del Comune»: un paradigma da cui discende altresì, da un lato, il sostegno allo «sviluppo di Alessandria come città universitaria, guardando con interesse al progressivo radicamento delle offerte formative e dei corsi universitari (quali, da ultimo, quello relativo alla recente attivazione della Facoltà di Lettere dell’Università del Piemonte Orientale)» e, dall’altro lato, il consolidamento di una specifica pianificazione per la gestione dei servizi culturali e delle attività sportive in Alessandria;
ATTENZIONE alle politiche di bilancio, da attuare con il dovuto rigore, e contestuale avvio di una nuova sigificativa fase di investimenti, nella consapevolezza che «il risanamento finanziario del Comune di Alessandria è stato vissuto e dovrà ancor di più caratterizzarsi in futuro come una opportunità d’innovazione e dovrà essere accompagnato da tenaci e sistemiche politiche d’investimento, pubblico e privato, che possano permettere d’invertire il declino economico e occupazionale per dare nuove prospettive ai giovani ed elementi di maggiore sicurezza per gli occupati; per ridare opportunità alle nostre imprese e prospettive di attività per l’importante rete di professionisti che caratterizza la nostra città».