Un bel 10 alla StraSangiacomo, e ai nostri pompieri! [Le pagelle di GZL]

Strasangiacomo-2015-valenza-604x270di Graziella Zaccone Languzzi

 
1) Alla “ Strasangiacomo 2015” di Valenza. La “Strasangiacomo” è una gara podistica competitiva e no, organizzata dalla UISP e dal Lions Club Valenza, “Dico NO alla Droga” e patrocinata dal Comune di Valenza allo scopo benefico. Si è corsa mercoledì 22 luglio 2015 ed è lo stesso avvenimento come impostazione di sport per tutti, pari alla nostra alessandrina “Stralessandria”. Perché dedico un bel 10 a questa gara? Perché tutto il ricavato raccolto, 3000 euro, è stato devoluto all’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco Volontari, delegazione di Valenza. Tanto di cappello al Comune di Valenza, agli organizzatori e sponsor, alla UISP perché invece di devolvere “altrove” hanno pensato bene che ogni tanto dobbiamo pensare un po’ anche a casa nostra coi tempi che corrono: e chi più dei nostri Vigili del Fuoco oggi abbisognano della nostra generosità e solidarietà? I Vigili del Fuoco sono sempre in prima linea perPompiere ogni emergenza: i primi ad arrivare, i primi a essere feriti o perdere la vita nel soccorrere. Eppure questo Stato li tratta male, e noi cittadini che dovremmo essere Stato non riusciamo ad imporre ai nostri “governanti” il giusto rispetto per questo corpo di emergenza. I nostri governanti sprecano, rubano, hanno il virus dell’inettitudine, sono attori di scandali ogni giorno, da Roma e in ogni Regione e località, ma bravissimi a tagliare nei servizi essenziali e a questi nostri difensori ed eroi in moltissime situazioni. Oltre che privi di strumenti utili per compiere il proprio dovere si ritrovano ora anche senza assicurazione sanitaria, ed è paradossale per un corpo che a differenza di altri non può nemmeno disporre della copertura INAIL (unici in Europa): lo Stato sta spegnendo i pompieri!!! Chissà se il prossimo anno gli organizzatori della “Stralessandria” copieranno l’idea di devolvere qualche briciola anche a loro.
Voto: 10

 
2) Giù le mani dalle scuole paritarie! Un bel 2 ai giudici della Cassazione e a queiScuola paritaria partiti da valore zero per ideologia stramba e percentuale elettiva. Un 2 ai primi, che hanno espresso la sentenza e un 2 ai secondi che si beano di tale risultato che impone agli Istituti scolastici religiosi di pagare l’ICI. I giudici giustificano questa loro decisione a mio parere ideologica e discriminatoria dicendo che: “c’è un trattamento diverso tra pubbliche e paritarie e perché sono istituzioni diverse”. Ogni tanto questi signori dal potere immenso dovrebbero fermarsi un attimo a valutare le situazioni, ma molto sovente subentra l’ideologia di cui non sono immuni, loro che dovrebbero essere indipendenti e al di sopra delle parti. Sul fronte di chi da tempo spinge per far pagare l’IMU alle scuole paritarie c’è SEL. Il suo deputato capogruppo Arturo Scotto ha twittato che: “questa sentenza mette fine a un privilegio medioevale e ripristina equità senza punire le scuole paritarie”. Certi politici in parlamento fanno azioni più insensate di “Bertoldo” (il personaggio meno sensato che esiste). Più sensata è la ministra De Vincenti, che fa dichiarazioni di buon senso e si legge che il governo avvierà un tavolo di confronto per arrivare a un definitivo chiarimento normativo. La ministra fa l’esempio del Veneto, dove senza le paritarie che coprono il 67% della educazione infantile e della scuola primaria lo Stato sarebbe in affanno, e questo vale anche per diverse altre regioni. Lo Stato da tempo impegna sempre meno fondi per l’istruzione, assunzioni di personale e per l’edilizia scolastica, inoltre i nostri insegnati sono costretti a relazionare con bambini di diverse lingue, dal cinese all’arabo, al rumeno o albanese, e a insegnare lettura e scrittura per tutti, quindi anche per i bimbi italiani che iniziano il percorso scolastico. Immagino la fatica per l’insegnante che deve rispettare il programma. Per fortuna ci sono le paritarie che danno un grosso aiuto allo Stato. Nelle paritarie non vanno solo i figli dei ricchi, non più. Anche i figli dell’operaio facendo sacrifici possono accedere a tali scuole. Sono d’accordo che la Chiesa, soprattutto oggi con la crisi che stiamo vivendo, debba pagare le tasse per i suoi palazzi e per le sue attività commerciali ed alberghiere: ma giù le mani dalle paritarie, dagli oratori, e dalle Chiese parrocchiali.
Voto: 2

 

VINCENZO LEONARDI - PARLAMENTO EUROPEO : RIVEDERE LA BOSSI-FINI, NO PUNIZIONI A CHI SOCCORRE MIGRANTI3) Accoglienza migranti ovvero: quando “il troppo stroppia”. La sindaca di Alessandria, in qualità si suppone anche di responsabile primaria della Provincia, chiede ai 190 comuni che ne compongono l’area geografica di riferimento quanto segue: ”Se ognuno dei 190 comuni della provincia si facesse carico di accoglierne 3 o 4 (e qualche decina nei comuni centri zona) potremmo far fronte all’emergenza senza che nessuno debba affrontare il problema di una concentrazione di grandi numeri con i pericoli che comporta e a tutela degli stessi richiedenti asilo”. La sindaca si preoccupa solo degli ospitati: e i pericoli che potrebbero ‘correre’ i suoi cittadini? Altra frase: “Siamo consapevoli che fra i poteri del Prefetto c’è anche quello di requisire spazi per assegnarli a questa emergenza e proprio per questo ci appelliamo al senso di responsabilità di tutti”. Signora sindaca, la prefetta ha poteri ad intermittenza? Per requisire spazi suppongo privati ha potere, e per imporre ai suoi uffici comunali di obbligare a consegnare documenti importanti richiesti da un consigliere e presidente di una Commissione non ha poteri? Si parla di responsabilità di tutti, e dove sta di casa la responsabilità di un Governo farlocco, non in grado di evitare ciò che stiamo subendo obbligandola a queste dichiarazioni che hanno il sapore di grave emergenza a casa nostra? La responsabilità è merce sconosciuta? Dovrebbero averla solo i sindaci e cittadini dei 190 comuni? Ripeto: “il troppo stroppia”. Questo proverbio vuole evidenziare che in tutte le cose occorre una giusta misura di comportamento decisionale anche da parte delle istituzioni, dei politici, e di chi governa ed amministra questo paese onde evitare possibili sgradite situazioni e reazioni, e già questa pagella di reazioni ne scatenerà. Non sempre però il cittadino su certi argomenti è costretto a tacere solo per non irritare il “potere. Ma poi di quale potere sto parlando se le autorità sopraelencate sono nostre stipendiate? Il cittadino dimentica troppo sovente di non essere subalterno a nessuno, quindi teme di esprimere dissenso: non io. Questa invasione epocale gigantesca ed eccessiva a mio parere è pilotata allo scopo di business e l’abbiamo capito, ma l’Italia non può accogliere tutti e da sola non può farcela, siamo già oltre il limite e si sta rischiando lo scatenarsi di uno scontro sociale. Siamo l’unico paese che accoglie, mentre tutti gli altri no, anzi hanno comportamenti che violano pesantemente i cosiddetti diritti umani, ma nessuno li critica e accusa, noi invece non abbiamo neppure il diritto di lamentarci perché veniamo tacciati di razzismo. Etichetta che rimando al mittente ma al contrario, perché razzista è questo Governo che sta imponendo alle periferie di accogliere e gestire ciò che esso non riesce a fare: ed è razzismo nei confronti di noi italiani. In questa vicenda umana ci stiamo facendo umiliare da tutta l’Europa che costruisce muri e barriere: fanno comunella fra loro per difendere le frontiere, impegnano polizia ed i loro eserciti per impedire l’ingresso nei loro paesi anche solo di un migrante. E’ tempo che le istituzioni delle periferie dicano di no al Governo: se non è in grado di governare soprattutto questa situazione venga data la parola agli elettori. E Mattarella che fa?
Voto: 2