La presidente della Provincia, Maria Rita Rossa respinge le accuse lanciate dal consigliere regionale Massimo Berutti, secondo il quale l’utilizzo della ex Colonia di Caldirola per l’accoglienza di 100 profughi sarebbe un modo per “spedire il problema il più lontano possibile da Alessandria”.
“Su questo tema – ha infatti dichiarato Rita Rossa – sia come Presidente della Provincia che come Sindaco, come è noto, non ho alcun potere, essendo la gestione dell’emergenza profughi di competenza delle Prefetture, che possono utilizzare qualunque strumento, compresa la requisizione di luoghi immediatamente disponibili per la collocazione dei migranti. Molto correttamente il Prefetto ha scelto di non avvalersi di questo potere e personalmente mi sono permessa di esprimere la mia contrarietà a grandi concentrazioni di migranti in luoghi distanti dai centri abitati meglio attrezzati”.
Fino ad oggi la linea della Prefettura è stata quella di distribuire diffusamente sul territorio il flusso dei profughi: “Un criterio corretto – ha commentato la
Presidente della Provincia -, ma ora l’emergenza sembra ampliarsi sempre di più e non mi sembra giusto che gli amministratori locali rispondano ad una richiesta di collaborazione con un atteggiamento di chiusura. Un muro contro muro non servirebbe a niente; per questo, quando il prefetto ci ha correttamente informati di un ragionamento su Caldirola ho evitato di alzare delle inutili barricate. Detto questo, ho immediatamente fatto rilevare come cento profughi in una realtà come Caldirola fossero un problema. Infatti, ad oggi non esiste alcuna procedura da parte degli uffici della Provincia per l’utilizzo della ex colonia. Penso che persino alle orecchie distratte del consigliere Berutti sia arrivata la notizia che Alessandria sta facendo la sua parte per l’accoglienza dei migranti e sarebbe meglio che intervenisse nel dibattito facendo qualche proposta concreta, invece di alimentare sterili polemiche”.