Chi pensa di avere risolto i problemi di via San Giacomo della Vittoria mettendo i paletti, si sbaglia di grosso. Continua la nostra indagine sulle strade del centro urbano di Alessandria, che da sempre sono state considerate le più commerciali della città.
Dopo via Dossena, via Milano, via Dante e piazza Genova, abbiamo incontrato diversi commercianti di via San Giacomo della Vittoria.
L’obiettivo è quello di verificare quale sia il loro punto di vista sull’attuale situazione della strada per quanto concerne l’aspetto commerciale, gli eventuali problemi e le loro proposte e richieste in merito, al fine di risolverli o quantomeno per migliorare la situazione. E anche per la strada in questione possiamo affermare che “strada che vai problemi che trovi”.
In tal senso sono emerse alcune problematiche sulle quali concordano tutti i commercianti intervistati, come ad esempio la scarsa illuminazione, la strada e i marciapiedi sconnessi con diverse buche, a causa delle quali ci sono state numerose cadute sia a piedi che in bicicletta e il mancato coinvolgimento della strada negli eventi organizzati dalla Pubblica Amministrazione. Non mancano poi casi di parcheggi selvaggi sui marciapiedi e, anche se raramente, vandalismi con rovesciamento dei vasi nella notte.
Ci sono poi alcune problematiche sulla quali invece c’è un evidente divergenza di opinioni. Ad esempio c’è chi è favorevole alla creazione di una zona completamente pedonale, chi invece ritiene indispensabile per la sopravvivenza della propria attività commerciale il transito delle auto e il parcheggio e chi propone un mix fra le due, pedonale dalle 16 alle 20 e per il resto della giornata transito e parcheggio libero.
In qualche caso c’è chi manifesta qualche preoccupazione per la situazione della sicurezza, ma in linea di massima non pare che sussistano particolari problemi.
Infine c’è chi ritiene che in fondo il problema principale, oltre alla diminuzione delpotere di acquisto delle famiglie, sia la mentalità di certi commercianti, che si lamentano sempre in qualsiasi situazione, sia quando c’è movimento che quando non c’è, dimenticando che forse sono proprio loro che mancano di iniziative e di idee imprenditoriali e innovative, determinanti in periodi di crisi come quelli che stiamo vivendo da tempo.
Quindi chi è causa del suo mal pianga se stesso? Forse, anche se è un po’ difficile da sostenere, dato che a seguito della potenzialità competitiva della grande distribuzione, ormai in atto in modo aggressivo da decenni, i tempi per il commercio tradizionale sono sempre più difficili e le ricette magiche ovviamente non esistono.
Questi i commercianti interpellati (per i primi quattro ci sono anche le video interviste integrali, una al giorno a partire da oggi):
Libreria Berardini, signora Franca.
Doll 82 Fabio Genova, parrucchiere unisex.
Eco Store Tiziana Gualco, stampanti, cartucce e toner.
Arredamenti G.R. Gabriella Gariboldi, tende e tendaggi.
Simonetta Cip e Ciop, abbigliamento bambini e ragazzi.
Imagine Romano Francesco, Your Life as Music, abbigliamento uomo.