Mercoledì scorso ad Asti il Consiglio generale della Cisl Alessandria-Asti ha fatto il punto sulle attività già realizzate e sui progetti in cantiere.
Sergio Didier, Segretario generale Cisl Alessandria-Asti, entra subito nel vivo richiamando quello che è stato uno dei punti cardine dellattività sindacale del passato recente: la raccolta firme #Firmalacrescita a sostegno della legge di iniziativa popolare promossa dalla Cisl, che ha visto impegnata l’intera organizzazione in tutte le piazze delle due province, con oltre cinquanta iniziative tra gazebo, banchetti, ed assemblee pubbliche.
L’iniziativa si pone l’obiettivo di spingere il Governo a varare una serie di interventi a favore della redistribuzione dei redditi: bonus da 1.000 euro, nuovo assegno familiare, fiscalità locale al servizio del cittadino, unimposta sulla grande ricchezza netta e riduzione dell’evasione fiscale i cinque punti fondamentali su cui si articola il progetto di legge volto a dare più risorse a chi lavora, ai pensionati e alle aree sociali maggiormente colpite da sette anni di crisi.
“Incontrare la gente e vedere come cittadine e cittadini hanno apprezzato la vicinanza del Sindacato conferma come la scelta di questo tipo di iniziativa sia stata vincente”, evidenzia il sindacalista ricordando il ruolo strategico, per il coinvolgimento di cittadine e cittadini, dei sette Coordinamenti di Zona sul territorio (Alessandria, Asti, Acqui, Casale – Valenza, Novi L.re, Ovada e Tortona), gruppi di lavoro composti dai rappresentanti di tutte le Federazioni di categoria; il progetto, avviato due anni fa insieme ad con un percorso di formazione che ha coinvolto in via sperimentale, nel 2014, il Coordinamento zonale di Asti, ha come obiettivo quello di rimettere al centro il territorio e le problematiche della cittadinanza 360°.
Proprio per questo motivo la Cisl di Alessandria-Asti è stata scelta tra le sette esperienze a livello nazionale sulla sperimentazione delle zone, le nuove strutture sindacali territoriali della Cisl del futuro. Un motivo di orgoglio precisa ancora Didier ”che ci spinge a un maggiore impegno e a una nuova responsabilità nella costruzione del sindacato di domani e nell’individuazione di nuovi strumenti per avvicinare e coinvolgere i giovani attraverso progetti concreti”.
Le zone Cisl saranno sicuramente uno dei temi centrali della Conferenza programmatica organizzativa regionale fissata il prossimo 22 ottobre, come ricorda Alessio Ferraris, Segretario generale Cisl Piemonte: “Si tratta di un appuntamento prezioso per gettare le basi di un profondo cambiamento non solo organizzativo ma anche culturale allinterno della Cisl, e per proseguire quel percorso già avviato con le fusioni tra le UST, i prossimi accorpamenti tra Federazioni di Categoria, e la ri-nascita delle Zone come luoghi di dibattito democratico, in un tempo in cui la democrazia è ancora troppo poco partecipata”.
Anche per Annamaria Furlan, Segretario nazionale Cisl, la zona diventa un anello fondamentale della nostra riorganizzazione. “Il Sindacato del futuro è quello che sa stare vicino ai lavoratori e aprirsi alle comunità, soprattutto a tutti coloro che oggi fatichiamo a rappresentare: i precari, i giovani, i tanti che, nel nostro Paese, hanno meno cittadinanza del lavoro”.
”Il nostro obiettivo” puntualizza Furlan “è la riforma della contrattazione come cuore dell’azione sindacale, ovvero creare quelle condizioni per cui la contrattazione di secondo livello determini buste paga più pesanti e rilanci la competitività delle nostre imprese”.
E, guardando al Piemonte, la sindacalista vede un territorio che, nonostante la pesantissima crisi che lo ha investito, vuole essere protagonista nel trainare fuori dalla crisi il nostro Paese puntando sulla qualità del lavoro e del prodotto, e altrettanto protagonista di quella contrattazione territoriale che apre le porte del Sindacato alle comunità locali e costruisce diritti di cittadinanza.