“Non a caso il documento dei 25 senatori del Pd era intitolato “Avanti con le riforme costituzionali”. Nessuna volpe sotto l’ascella, nessun disegno distruttivo di disfare la tela delle riforme, ma, al contrario, la volontà di contribuire a tessere una tela forte e robusta, come deve essere una buona Costituzione, in grado di reggere nel tempo e non di strapparsi alla prima occasione”.
Lo ha detto il senatore del Pd Federico Fornaro, intervenendo in commissione Affari Costituzionali sulle riforme. “Senza tornare al bicameralismo paritario e confermando la riduzione dei senatori da 315 a 100, appare equilibrato e quindi costituzionalmente necessario pensare a un Senato delle Garanzie e delle Autonomie, eletto direttamente dai cittadini, con la sola Camera che dà la fiducia al Governo. La soluzione dell’elezione indiretta a senatori di consiglieri regionali – spiega Fornaro – rischia, infatti, di ripetere il triste spettacolo degli accordicchi spartitori visto con la recente elezione di secondo grado delle Province”.
“Invece di scorciatoie destinate a far allungare i tempi – prosegue l’esponente del Pd – si scelga la via maestra della elezione diretta di 100 senatori, riducendo i deputati da 630 a 500, affidando al Senato un ruolo di corretto bilanciamento di una Camera vocata a garantire principalmente l’esigenza di stabilità governativa, realizzando così un corretto equilibrio con il principio costituzionale della rappresentanza”.