“Cosa resta”: ad Alessandria Enrico Marià e i port-royal

Enrico-Maria

60 minuti di musica e parole per un vortice che non può lasciare immobili e indifferenti. E’ questa la sostanza, la materia, il corpo di “Cosa resta”  spettacolo che vede protagonisti l’autore novese Enrico Marià e il gruppo genovese, ma di fama internazionale, dei port-royal.

Lo spettacolo, dopo  una lunga attesa, sbarcherà finalmente in Piemonte. Infatti andrà in scena sabato 25 luglio ad Alessandria nell’ ex Ospedale Militare di via XXIV Maggio a partire dalle 21:30.  Di sincerità coraggiosa i testi  guidano, spingono, raccontano un viaggio in un mondo e in una Genova  ed  in un basso Piemonte segnati dal dolore. Un dolore puro, sincero, vivo, lontano anni luce dal lamento, dal patetismo, dalla sterile confessione. Un  dolore declinato nella tossicodipendenza, nel male, negli abissi della società, in un percorso, però, capace anche di aprirsi, spalancarsi in forma di pura amicizia e amore per la vita.

Le parole di Enrico Marià catturano, rapiscono, scuotono  per gli spaccati vertiginosi che tracciano, aprono, spalancano usando un linguaggio diretto, esplicito, a tratti crudo, che subito trascina dentro gli eventi lasciando senza fiato. In una apnea emotiva universale. Per la critica Marià è portatore di una scrittura intensissima e sofferta, davvero unica nel panorama nazionale.

Marià, ultimamente accostato a Pasolini e Bellezza, è definito capace di versi precisi, netti, icastici, affilati che si sostanziano in brani struggenti dalla forza straordinaria. Ad accompagnare, abbracciare, stringere dal vivo le parole di questo irripetibile  cammino i genovesi port-royal, gruppo dal formidabile percorso musicale che li ha imposti anche all’estero con notevole e meritato successo come testimoniano i concerti negli Stati Uniti. Un percorso compositivo intimo, viscerale, sentito, di qualità e umanità assoluta per una musica intensa, viva, pulsante, concreta che rende tangibili le emozioni attraversando, vivendo i corpi, nel loro trafiggerli, scorrendo sotto pelle, nelle vene sino a toccare indelebilmente l’ anima ed il battito del cuore. Per uno spettacolo letteralmente imperdibile. Forte, graffiante, teso. Espressione di quanto di meglio la parola e la musica sono  in grado di proporre. E monito di come l’arte, qualsiasi forma d’arte, sia l’unica scienza dell’uomo. Risposta alle domande. Concreta, tangibile, oggettiva spiegazione al  nostro più intimo ed indescrivibile sentire. Una verità che per la sua semplicità inchioda anima e cuore.