Sono in molti a pensare che nel nostro paese la malapolitica non verrà mai estirpata, perchè è come una piovra in grado di autorigenerarsi, cioè di ricostruire i tentacoli che gli vengono periodicamente tagliati dalle indagini della magistratura. All’epoca di mani pulite era stato inferto un duro colpo alla corruzione e al malaffare e sembrava che fosse finita, ma era solo un illusione destinata a durare ben poco, dato che successivamente tutto è ritornato come prima. Da allora è stato un continuo susseguirsi di scandali di ogni tipo che hanno visto coinvolti faccendieri, alti dirigenti nel settore pubblico e ovviamente politici di tutti gli schieramenti, sia a livello nazionale che locale.
I media riportano infatti l’ennesimo caso di malapolitica che vede coinvolta la Regione Marche, che è solo una delle tante e nemmeno l’ultima in ordine di tempo, tra l’altro in precedenza erano state coinvolte quasi tutte le altre Regioni. L’inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza di Ancona, era partita nell’ottobre 2012 con un ordine di esibizione della documentazione relativa alle spese di gruppi consiliari, dei singoli consiglieri regionali e dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, firmato dal procuratore della Repubblica Elisabetta Melotti e dal pm Giovanna Lebboroni. Sono stati emessi avvisi di fine indagine per le spese del Consiglio regionale, i reati vanno dal concorso in peculato alla truffa, la procura di Ancona ha così chiuso l’inchiesta sulle spese del consiglio regionale delle Marche tra il 2008 e il 2012 e in queste ore sono in corso le notifiche dell’avviso di chiusura delle indagini ad oltre 60 persone tra consiglieri regionali e addetti ai gruppi consiliari. L’unico a non comparire nella lista degli indagati dalla procura di Ancona è il vice presidente della Regione Antonio Canzian.Il Consiglio Regionale delle Marche eletto nel 2010 con 43 consiglieri suddivisi in 16 gruppi consiliari è guidato da una maggioranza di centro sinistra 26 Consiglieri, all’opposizione il centro destra con 14 consiglieri e la sinistra con 2 consiglieri, più 1 del gruppo misto.
Un ennesimo caso di malapolitica che conferma, anche se non c’e n’era bisogno, che in fondo per un certo aspetto, non ci sono grandi differenze fra destra, sinistra e centro, non per nulla che in campagna elettorale c’è la corsa per accaparrarsi una poltrona e poi quando si conquista dopo un certo periodo di tempo (ma per taluni anche da subito) iniziano gli intrallazzi, evidentemente il potere prima o poi corrompe.
A questo proposito però per obiettività va detto che almeno sinora l’unica formazione esente da fatti di malapolitica è il Movimento 5 stelle, certo si potrebbe obiettare che è da poco presente sulla scena politica e che a livello locale è maggioranza solo in pochi comuni (fra i quali Parma, Livorno, ecc.).
Resta il fatto che almeno per ora lo stesso ha dimostrato nonostante i contrasti interni e le uscite più o meno volontarie dal Movimento, di mantenere una linea politica di coerenza e soprattutto di correttezza e onestà.
Non resta che attendere per capire se nel tempo il Movimento 5 stelle sarà in grado di mantenere questi requisiti (oltre a saper governare) che sono quelli che gli italiani onesti vorrebbero dai politici chiamati a gestire il paese. Nel frattempo attendiamo di verificare in concreto i risultati dell’attuale Governo.
Pier Carlo Lava – Alessandria