Avvio di indagini sull’ambiente in Fraschetta: fantacronache dall’ottobre 2016!

Cavalchini nuovadi Pier Luigi Cavalchini
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E’ noto che l’arguzia di Danilo Arona va oltre la semplice rappresentazione “altra”: è anche nota la sua capacità di far presagire cose e fatti che altrimenti – da soli – non immagineremmo nemmeno. A lui è possibile. Forse non sapevate che riesce pure a contaminare testi contigui solo per casualità di posizionamento. Ad Arona ci siamo ispirati nell’immaginare di proiettarci in avanti di poco più di un anno: e allora può succedere di tutto: infatti…

 
Anno 2016, mese di ottobre. In una brumosa mattinata, perfettamente in orario come ci ha abituati l’assessore all’Ambiente ing. Claudio Lombardi, inizia la Conferenza Stampa di spiegazione di quali siano state le risultanze delle prime analisi comparate del progetto “Ambiente Fraschetta. Indagine sul Rischio Sanitario e sullo Stato di Salute della Popolazione”. Anche questa volta – come nel luglio del 2015 – la Sala Giunta è affollata di giornalisti, tecnici, rappresentanti politici (questa volta anche dell’opposizione), semplici curiosi. C’è un po’ di tensione perchè il documento presentato poco prima dall’assessore Lombardi, a nome della maggioranza consiliare, non è passato… Comunque si inizia.

Molto opportunamente il presidente della Commisione Ambiente (Daniele Coloris)Fraschetta polo chimico ricorda che si è trattato di combinare parti preesistenti con nuovi studi e fa presente che si sono prese in considerazione due tesi di laurea di neolaureati < uno in Chimica dell’Ambiente, l’altra in Medicina del Lavoro >, ben tre perizie di parte lesa collegate al processo Ausimont-SolvaySolexis terminato a gennaio di quest’anno con la conclusione triste che ben conosciamo, quattro serie di dati comparati provenienti dalle analisi ASL risultanti dai registri interni alla struttura e ben sei faldoni con relazioni e diagrammi – in cartaceo per richiesta del Tribunale per la causa di cui sopra – dal 1996 al 2013 e poi dal 2014 ad inizio 2016, di provenienza Ag. Regionale per l’Ambiente ARPA Piemonte) . Una mole considerevole di lavoro che il dottor Demicheli tiene a segnalare “raccolta senza nessun costo aggiuntivo per l’ASL e nemmeno per l’ARPA e il Comune”. Il tutto è stato ottenuto grazie alla migliore organizzazione di turni, tempi e modalità di lavoro, anche se poi “qualcosina” è scappata, come vedremo più avanti.

Dopo le due segnalazioni “tecnche” riprende la parola l’ing. Lombardi che, alla presenza del presidente Coloris e dello stesso Sindaco di Alessandria, prof.ssa Rossa, procede alla lettura dei punti salienti approvati dalla Commissione consiliare (a maggioranza) con gli apprezzamenti personali dell’ing. Lombardi per gli esperti ed i tecnici presenti: il dottor Ennio Cadum dell’Arpa Piemonte, Responsabile del Dipartimento Epidemiologia e Salute Ambientale, il dottor Vittorio Demicheli, Responsabile Epidemiologia Aziendale del Dipartimento di Prevenzione e SSEpi-Servizio Sovrazonale di Epidemiologia, il dottor Claudio Rabagliati, Coordinatore Aziendale del Piano Locale di Prevenzione ASL AL e Responsabile Funzioni Aziendali Epidemiologia e la dottoressa Maria Antonietta Brezzi, Responsabile Servizio di Igiene e Sanità Pubblica-SISP.

Presente, anche, un invitato “speciale” quel Lino Balza che, con un avvocato del pool di Medicina Democratica, ha ripreso quelli che erano i punti di critica espressi in avvio di indagine ma che, col tempo – come si vedrà – , sono diventati a tutti gli effetti parte integrante dell’attività del pool di lavoro.

E’ stata caldamente richiesta anche la presenza dell’appena costituito “Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste e di Difesa del Territorio della Provincia di Alessandria” (rappresentato dal prof. Massimo Salamano) che prenderà la parola a termine comunicazione.

A questo punto, dopo un piccolo intermezzo di “compiacimento” espresso dal Sindaco Rossa, interviene il dottor Cadum che, senza giri di parole e facendo riferimento alla pagina 4 del “power point” inserito in cartella stampa, scandisce quello che sembra più un verdetto che una comunicazione:

“Rispetto al punto uno (verifica e valutazione dello stato di salute dei residenti nell’area della Fraschetta attraverso la descrizione e l’analisi dell’incidenza e dell’andamento nel tempo della mortalità e della morbosità locale per grandi gruppi di cause e per cause specifiche) ne è stata confermata una significativa incidenza soprattutto per alcuni tipo di affezioni (slides nn 2-3);

Rispetto al punto due: (verifica della sussistenza di eventuali problematiche o criticità sanitarie locali specifiche, desumibili o ipotizzabili sulla base dei risultati evidenziati, attraverso l’utilizzo degli indicatori epidemiologici correnti validati); complessivamente le criticità sono risultate pari a 6.4 volte la media regionale paragonabili – in provincia – solo alla situazione casalese (6.7);

Rispetto al punto tre: (attività di sorveglianza epidemiologica locale, mirata alla salvaguardia e al potenziamento dello stato di salute delle popolazioni coinvolte) nonostante il “costo zero” richiesto in fase di impostazione, regolarmente rispettato dagli Enti coinvolti, si è potenziata l’attività di sorveglianza e salvaguardia (slides nn 6 e 7);

Rispetto al punto quattro: (ipotesi di azioni, programmabili sulla base dei risultati ottenuti, mirate alla prevenzione delle malattie e alla promozione della salute dei residenti nell’area oggetto di studio) vengono rese pubbliche le richieste precise fatte dalla locale ASL in merito agli interventi finalizzati ad un abbassamento del rischio di cancerogenicità e teratogenicità nei campioni presi in esame; la documentazione deve essere tale da poter essere utilizzata in eventuali cause processuali (vecchie e nuove), già adesso arrivate (per morti e malattie croniche documentate) a ben 34 procedimenti civili con richiesta di risarcimento.

Sempre il dottor Cadum fa infine presente che sono state accertate – e ben rappresentate nelle slides nn 18-19 e 20 – correlazioni tra eventuali criticità patologiche locali con le zone oggetto di studio.

Tutta la documentazione, consultabile per esteso con ben dodici documenti in vario formato, è visibile e scaricabile presso l’home page del sito del Comune di Alessandria (www.comune.alessandria.it) già a partire dallo scorso 1 ottobre 2016.

Sia il dottor Demicheli che la dott.ssa Brezzi hanno contribuito a rendere più chiara l’esposizione del dottor Cadum, con precisazioni ed interventi di spiegazione con dati e numeri quando ce n’ è stato bisogno. Ciò che non ci saremmo mai aspettati è che – a quel punto, quasi mezzogiorno – fosse richiesta dall’assessore Lombardi una comunicazione diretta del rappresentante di Medicina Democratica. Questa volta non si era “schiacciati” da una successiva conferenza stampa e quindi, grazie a tempi più dilatati, si poteva provare a discutere e valutare meglio le varie opportunità di intervento.

Insieme a Lino Balza l’avv. Mara ha apprezzato l’intenzione del Comune (di concerto con la Provincia) di addivenire ad un ampliamento “entro un mese” dello studio presentato con adeguate poste di finanziamento. In particolare per:

.-. una più significativa Indagine epidemiologica di tutta la Fraschetta,

.-. una integrazione dell’analisi su tutto il territorio comunale alessandrino, capoluogo compreso..

.-. una pubblicazione in chiaro (nei siti appositi di Comune, ARPA e ASL) del Referto epidemiologico, cioè lo stato di salute della popolazione, in tutti i Comuni del territorio della Fraschetta

.-. la possibilità – con opportuni contatti con gli ospedali e con i centri autorizzati – di effettuare gratuitamente analisi del sangue con particolare attenzione a tre cancerogeni (Pfoa, C604, Adv), proprio quelli che si sono presentati – anche ad un primo esame – in quantità preoccupanti.

Anche molto apprezzata da Lino Balza in persona l’idea di passare nel più breve tempo possibile alla costituzione di un Comitato scientifico internazionale che affronti “ad adeguato livello” la questione della bonifica dell’area attualmente Solvay e zone limitrofe, in alternativa a quella finta nella Conferenza dei servizi che lascerebbe intatto il disastro ecologico della Fraschetta e la prospettiva della chiusura dello stabilimento.

Il consigliere Daniele Coloris – sullo specifico – è intervenuto sottolineando l’importanza delle proposte di Medicina democratica che sono diventate parte integrante dell’attività comunale sullo specifico, arrivando finalmente alla costituzione dell’Osservatorio Indipendente della Fraschetta.

Riprendendo il filo del discorso da dove si era interrotto, per ultima la prof.ssa Rossa ha assicurato i presenti che sarà garantita, per parte comunale, una copertura finanziaria di centomila euro “spalmati” sul Bilancio triennale 2017-2020 e che già per il corrente 2016 è stata portata a termine una variante di bilancio di cinquantamila euro destinati a spese inizialmente non previste, inerenti il progetto.

Interpellato, infine, sulle motivazioni della “mancanza di unanimità in commissione “ e sulle cause della bocciatura del documento citato in apertura, l’ing. Lombardi è stato lapidario: “Sinceramente mi sembra che si sia trattato di una iniziativa seria, e che più d’uno rosica, nel solito particolarismo alessandrino, per non essere stato il protagonista dell’iniziativa. Aggiungo che questa incapacità di riconoscere quando qualcuno fa una cosa buona è un classico dell’humus alessandrino: sempre, sempre, sempre criticare.” In effetti l’apertura di discussione e di “acquisizione” di suggerimenti c’è stata, per cui – e in questo caso le parole dell’assessore sono sicuramente giustificate – ogni opposizione strumentale e senza argomenti “non ha ragion d’essere”. …

Alla riunione hanno anche partecipato rappresentanti dell’azienda Solvay Solexis, ben contenti di poter contribuire “a fare chiarezza sugli impatti” ed una nutrita e varia rappresentanza sindacale, perfettamente in sintonia con quanto espresso da Presidente di Commissione e Assessore. La posizione degli “ambientalisti” espressa in un sintetico intervento da Massimo Salamano la potete ritrovare negli impegni di lavoro che si sono prefigurati gli Enti, di più non poteva chiedere…

Ciò che sembrava fantascienza solo un anno fa, oggi è realtà….