Emergenza ungulati: la Cia manifesta davanti alla Prefettura per danni e mancati risarcimenti

cacciatore

L’Ufficio di Presidenza della Cia ha incontrato  i rappresentanti dell’associazione nei Comitati di Gestione degli  ATC (Ambiti Territoriali Caccia).

Nella discussione si sono in particolare esaminati i seguenti temi: – l’insostenibile concentrazione  di ungulati che arrecano rilevanti danni alle colture e provocano ripetuti incidenti stradali; la presenza di altre specie dannose, in particolare nutrie e piccioni; i ritardi nel pagamento degli indennizzi agli agricoltori colpiti.

Le questioni trattate  erano state oggetto della petizione “Caprioli e Cinghiali, no grazie!”, promossa nel 2013 da Cia e Confagricoltura e sottoscritta da circa 12.000 cittadini e da 122 sindaci della Provincia. Purtroppo le Istituzioni non hanno dato riposte concrete alle istanze del mondo agricolo.

I danni non sono diminuiti e gli agricoltori hanno addirittura deciso di non presentare più richieste di risarcimento agli enti preposti, visti i ritardi con cui vengono erogati.

Per questi motivi è prevista un’importante mobilitazione della Cia a livello nazionale per il prossimo 13 luglio con l’appoggio di tutti i territori: saranno consegnate alle Prefetture documenti a riguardo di queste problematiche. Anche ad Alessandria una delegazione Cia chiederà un incontro al Prefetto Romilda Tafuri.

“L’incontro con i rappresentanti della Cia negli Atc è stato molto utile per fare il punto della situazione e riflettere su alcuni aspetti dell’attuale normativa – spiega il presidente provinciale CIA Alessandria Gian Piero Ameglio -. Per i caprioli la caccia di selezione è diventata ininfluente, dato il gran numero di capi ormai presenti sul nostro territorio, anche in pianura; in alcune circostanze sarebbe forse opportuna la liberalizzazione della caccia, per preservare l’attività agricola e la sicurezza dell’incolumità della popolazione”.

“Gli agricoltori sono esasperati – commenta Giuseppe Botto, vicedirettore provinciale CIA Alessandria – il loro obiettivo non è quello di avere indennizzi, che fra l’altro vengono erogati con grandi ritardi, ma quello di  raccogliere il frutto del loro lavoro.  Devono pertanto  essere prese misure di prevenzione dei danni con metodi passivi (tramite strumentazioni elettriche o reti ) o più incisivi, come il contenimento delle specie dannose per portarle a un livello sostenibile sul territorio. Altro grave problema sono gli incidenti stradali: quasi ogni giorno si ha notizia di auto sfasciate a causa degli improvvisi attraversamenti di cinghiali e caprioli su tutte le strade provinciali. C’è da augurarsi che siano presi provvedimenti anche per evitare lutti”.