Spazi pubblici, il futuro è in project financing

La teoria deve tenere conto della realtà, il futuro negli spazi pubblici è prevalentemente in project financing.

In passato sono sempre stato un fautore del pubblico ma negli ultimi anni mi sono reso conto che l’evoluzione dei tempi imponeva una diversa valutazione delle possibilità e delle funzioni degli enti pubblici. In linea teorica potrei anche condividere l’opinione che ha recentemente espresso Luisa Lombardi su un giornale online, ma ragionando in pratica, mi corre l’obbligo di fare alcune considerazioni che mi portano ad avere un opinione in parte divergente.

Innanzi tutto occorre porsi una domanda:

Perchè i cittadini si stanno sempre più orientando verso gli spazi privati anche se ciò comporta dei costi ? a mio avviso le motivazioni sono le seguenti:

Negli spazi privati si trova quello che nel tempo negli spazi pubblici è lentamente venuto a mancare, mi riferisco a servizi, sicurezza  ed eventi innovativi e originali, che meglio rispondono alle esigenze delle attuali generazioni (frutto questo di specifiche ricerche di marketing) e che oggi il pubblico, anche volendo e ammettendo che lo sappia fare, non può più permettersi.

Negli spazi pubblici a causa di precise responsabilità politiche del passato  e negli ultimi anni per la scarsità di risorse finanziarie (tanto più in un Comune in dissesto) la sicurezza non è altrettanto garantita e gli eventi, anche a causa dei motivi sopracitati, non sono sempre in grado di soddisfare le nuove richieste dei cittadini e delle famiglie.

In sintesi si potrebbe affermare che in determinate situazioni il pubblico, per mancanza di risorse e di professionalità adeguate, e le due cose sono in parte collegate, sta palesando difficoltà crescenti e che lo mettono in condizioni di non essere più in grado di competere agli stessi livelli del privato.

Cosa fare quindi? A mio avviso le strade da seguire sono due, concentrare le scarse risorse disponibili su pochi spazi pubblici, quelli più strategici e oggi più funzionanti, intervenendo per trasformarli in risposta alle nuove esigenze e coinvolgere i privati disponibili ad investire con progetti specifici negli altri esistenti e/o nuovi, mantenendo se possibile una posizione di controllo da parte del pubblico. Si può anche non essere d’accordo, ma per i motivi sopra citati, ritengo purtroppo e senza tema di smentite, che in futuro gli enti pubblici locali potranno realizzare iniziative per quanto concerne gli spazi pubblici, ma non solo, che prevedono investimenti di una certa entità, solo in project financing.

Pier Carlo Lava – Alessandria