Repetto (Fiaip): “Il mercato immobiliare torna a muoversi: ma va gestito con professionalità”

Fiaip consiglio direttivoUn mercato immobiliare in ripresa, con aumento del numero delle transazioni, ‘e domanda e offerta che finalmente tornano ad incontrarsi, dopo anni difficili”. Ma anche la piaga, mai debellata, degli operatori abusivi, “che fanno male al settore, ma anche a tutta la filiera della casa”, e la necessità invece di sempre maggior specializzazione, e competenza certificata. Incontriamo Franco Repetto, presidente provinciale Fiaip (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) ad alcuni mesi di distanza dall’ultimo approfondimento, per capire se e cosa è cambiato nel frattempo nel mercato immobiliare locale. Ed è l’occasione per ‘tastare il polso’ anche al settore dei mutui, attraverso l’esperienza di Marcello Esposito, responsabile provinciale di Auxilia Finance, società di mediazione creditizia controllata al 100% da Fiaip.

“Siamo sostanzialmente un broker – esordisce proprio Esposito – specializzatoEsposito nell’identificazione della miglior soluzione in termini di mutui per l’acquisto di un immobile. Il nostro mestiere è quello di affiancare chi si rivolge ad un intermediario Fiaip per comprare casa, e supportarlo, trovando con rapidità sul mercato finanziario l’opzione più adatta alle sue esigenze. Abbiamo ovviamente in portafoglio numerosi istituti finanziari e creditizi, e riusciamo davvero a trovare la soluzione più conveniente. In genere chiudiamo la richiesta di un mutuo in meno di un mese, ma ci sono stati casi in cui l’operazione è stata possibile tra Natale e l’Epifania, per far fronte all’urgenza di un cliente”.

Ma quale mercato si trova oggi di fronte, nell’alessandrino, un operatore di Auxilia? “Senz’altro un mercato più dinamico rispetto ad un anno fa – chiarisce Esposito – e in cui la quasi totalità degli acquirenti di casa ha necessità di un mutuo, spesso al 100%. Ecco perché diventa fondamentale un abito su misura, per così dire. Parliamo per la quasi totalità di immobili acquistati da privati, mentre il mondo impresa in questo momento fa certamente più fatica. E, osservando il territorio, abbiamo constatato nei primi 5 mesi del 2015 una maggior vitalità e propensione all’acquisto nei centri maggiori della provincia: Alessandria, Casale, Valenza”.

Repetto Franco 2Tocca a questo punto al presidente Franco Repetto darci una mano, nella comprensione di quel che sta avvenendo: “Già a fine 2014 – sottolinea – i diversi indicatori ci facevano pensare ad un mercato in ripresa, e questo è quel che sta accadendo. Intendiamoci: al giusto prezzo, ossia con una ‘attualizzazione’ dell’immobile in questione, in base ai parametri del 2015. Che non sono quelli del 2010, o del 2005”. Insomma, se domanda e offerta stanno tornando ad incontrarsi è anche perchè, da parte di chi vende, c’è una maggior ‘ragionevolezza’ nella richiesta, rispetto al mercato ‘al rialzo costante’ di alcuni anni fa.

“Oggi più che mai – continua Repetto – è fondamentale il ruolo di operatori professionali capaci: professionisti che effettuano un accurato sopralluogo dell’immobile, fanno un’analisi della situazione, e ‘consigliano’ un prezzo di vendita. Se le esigenze del proprietario sono enormemente superiori a quel che può offrire il mercato, personalmente non illudo nessuno, e neanche lo metto in portafoglio. E so per certo che allo stesso modo si stanno comportando molti colleghi: del resto oggi esiste una tal proposta di soluzioni di tutte le tipologie, che alcune scelte si rendono necessarie”.

Proviamo a fare qualche numero? “Se un’agenzia immobiliare nell’alessandrinoVendesi case poteva avere mediamente in portafoglio non più di un centinaio di immobili, oggi arriviamo tranquillamente a 300/400 unità abitative. E andare oltre sarebbe francamente inutile per tutti”. E se naturalmente ci sono sul mercato immobili per tutte le esigenze e ‘i portafogli’, la maggior parte delle transazioni nell’alesssandrino riguarda appartamenti di costo non ingente, “diciamo dai 50 ai 100.000 mila euro, con una netta prevalenza di prime case, ma anche una nuova tendenza ad acquistare bilocali ad uso investimento. Del resto, se si compra un bilocale pronto per essere affittato a 50-60 mila euro, e si ricavano 300-350 euro al mese di locazione, con cedolare secca al 10%, basta fare due conti per capire che l’operazione funziona”.

Monferrato paesaggioCome va invece il mercato, certamente più ‘di nicchia’, delle grandi dimore e tenute nei territori più ambiti della provincia, dalla zona del Gavi al Monferrato? “Quello – spiega Franco Repetto – è un mercato che può ancora svilupparsi molto, se solo il nostro territorio riuscisse a ‘fare sistema’, come finora raramente è successo. Tutti sappiamo che il Monferrato, per citare un territorio quanto mai vasto e articolato al suo interno, non ha nel suo insieme nulla da invidiare alle Langhe, o alla Toscana. Ma a parità di condizioni, lo stesso immobile o la stessa tenuta qui da noi valgono se va bene la metà. In teoria, dunque, stiamo parlando di un’area che può crescere tantissimo, ed essere attrattiva rispetto ad investitori anche importanti, poco importa se italiani o stranieri. Perché si inneschi un meccanismo virtuoso però, che avrebbe ricadute economiche benefiche per tutti, occorrerebbe che si sviluppasse la percezione di un territorio destinato a crescere di valore, e capace di proporsi in modo accattivante. Da noi non sempre è stato così, con responsabilità diffuse che non stiamo qui ad individuare ora”. Però, in effetti, se anche di recente a Barolo si sono inventati ‘Collisioni’, festival/evento di richiamo internazionale, e noi continuiamo ad insistere su una miriade di sagre paesane estive, benemerite quanto dozzinali, ci sarà un perché….”Purtroppo è così”, sorride Repetto.Che prima di congedarci non rinuncia però a segnalare un altro aspetto problematico del mestiere di intermediario immobiliare, che è quello dell’abusivismo. “Tutti sappiamo che è una piaga diffusa quella dei venditori senza licenza, che peraltro magari spesso lavorano ‘in nero’ per qualche agenzia poco avveduta. E’ un aspetto grave di questa professione, che come Fiaip intendiamo combattere in maniera sempre più decisa, perché nuoce a tutti, a partire dal cliente finale, che spesso finisce col non ricevere adeguata assistenza, anche sul piano tecnico normativo, che è sempre più complesso. Ci piacerebbe però che la questione fosse presa un po’ più a cuore anche dalle istituzioni competenti, a partire dalla Camera di Commercio a cui tutti noi siamo regolarmente iscritti: possibile che non si possa fare proprio niente per tutelarci un po’ di più?”

Ettore Grassano