L’amministrazione comunale di Alessandria con la determinazione dirigenziale 2290/2014 ha speso 48.312 € per la fornitura dell’arredo urbano di via Dossena, ovvero 20 vasi vuoti. Con la determinazione 384/2015 ha speso ulteriori 20.740 € per la piantumazione e la manutenzione per l’anno 2015 di 20 piante da mettere nei vasi vuoti precedentemente acquistati. Entrambi gli affidamenti sono stati fatti alla medesima ditta, per un totale di 69.052 €.
“La spesa di 70 mila euro per 20 vasi – spiega il Presidente della Commissione Controllo di Gestione Emanuele Locci – ci sembra francamente eccessiva. Questi 70 mila euro fanno parte di quei 12 milioni di euro del PISU che da mesi stiamo provando a capire come vengono spesi senza ricevere dall’amministrazione alcuna risposta, in totale disprezzo delle leggi vigenti”.
In data 14 maggio il consigliere comunale Maurizio Sciaudone ha presentato una richiesta di accesso agli atti per avere il dettaglio delle spese sostenute per l’acquisto dell’arredo urbano di via Dossena.
“Con accesso agli atti protocollato al n° 558 ho richiesto dettagli – spiega Sciaudone – inerenti l’acquisto fatto con determina 2290/2014 per capire le motivazioni dell’apparente grande valore economico di questi vasi, ai sensi dell’art. 43 del D. Lgs. 267/2000 e dagli artt. 53 e 54 del vigente Regolamento del Consiglio Comunale. Ora sono decorsi ben più dei 10 giorni previsti per il soddisfacimento dell’accesso agli atti senza risposta”.
Locci e Sciaudone hanno allora presentato una nuova interpellanza per cercare di fare chiarezza.
“Ogni volta che si richiede l’accesso ai documenti di questa amministrazione inerenti il Piano Integrato di Sviluppo Urbano non si riesce ad ottenere alcun atto – spiegano Locci e Sciaudone – per questo abbiamo presentato un’interpellanza al fine di sapere se l’amministrazione ritiene congrua la spesa di quasi 70 mila euro per l’acquisto dei 20 vasi di via Dossena a valere sui fondi del PISU e se non crede sia stato lesivo degli interessi dell’amministrazione la suddivisione in due distinti affidamenti della spesa totale di 70 mila euro alla medesima ditta anziché prevedere altre modalità per la ricerca della migliore offerta. Non sarà che si è voluto eludere la legge affidando con la prima determina l’acquisto di vasi vuoti e con la seconda le piante da mettere nei vasi in quanto secondo il codice degli appalti i lavori assunti in amministrazione diretta non possono comportare una spesa complessiva superiore a 50.000 euro? Forse c’è abbastanza materiale per segnalare il fatto all’authority anticorruzione”.
Intanto i due consiglieri, attraverso la pagina facebook LocciSenzaPaura, hanno diffuso una vignetta rappresentativa del fatto, diventata subito virale tra gli utenti del social network con centinaia di “like” e condivisioni.