Si è svolta nei giorni scorsi a Ricaldone l’Assemblea dei produttori dell’acquese di Agrinsieme Moscato.
Il presidente Pietro Cirio ha illustrato le attività svolte dall’associazione, con particolare attenzione al risultato ottenuto nel corso della paritetica dell’estate scorsa.
Sono stati presentati i dati del consorzio dell’Asti, che hanno evidenziato un calo delle vendite dell’asti dell’8% e un aumento del 4% delle vendite del Moscato d’Asti tappo raso.
“A nostro giudizio, occorre adesso molta attenzione al mantenimento dell’equilibrio della produzione delle uve e la vendita delle bottiglie – commenta Carlo Ricagni, Commissione Paritetica Moscato d’Asti -. Per questo è difficile comprendere come, in una situazione di incertezza di mercato, qualcuno pensi che sia possibile proporre l’ampliamento della base del vigneto Moscato. Pare strano altresì che il presidente del Consorzio del Brachetto Paolo Ricagno attacchi il Consorzio dell’Asti per la promozione fatta in Cina: proprio lui che lì è andato ad investire (malamente) i soldi delle trattenute dei produttori del Brachetto”.
Comunque, è stato ricordato che la Paritetica dello scorso anno ha già deciso prezzo e resa per la vendemmia 2015. Per questo, i produttori possono lavorare tranquillamente essendo già a conoscenza del reddito che potrà derivare dal loro vigneto.