Il volume di Anna Rivera “Mangiare sano con le erbe“, edito da ArabaFenice, sarà presentato venerdì 15 maggio alle ore 18 in Camera di Commercio presso la sala Castellani, via Vochieri 58, nell’ambito delle iniziative per la Festa del Borgo Rovereto.
Interverranno due ospiti di eccezione: il critico cinematografico e conduttore del fortunato programma radiofonico “Hollywood Party”, Steve Della Casa, e il giornalista Luigino Bruni.
L’uso delle piante selvatiche in cucina è sicuramente molto antico, ma stava quasi scomparendo dai consumi quotidiani. Oggi è di nuovo argomento di grande interesse. Anna Rivera, l’autrice del volume, ha raccolto vecchie o antiche ricette dell’Appennino Alessandrino per dimostrare che quello che un tempo era necessità oggi può rivivere offrendo moltissimo: sapori buoni, tutti da riscoprire, un rapporto più sostenibile con l’ambiente e il piacere di stare a contatto con la natura. Queste piante si raccoglievano in un momento della primavera in cui le scorte di cibo dell’inverno stavano finendo e le verdure dell’orto non erano ancora in produzione. Oggi questo ritmo delle stagioni è poco evidente, l’offerta al banco delle verdure è quasi uguale tutto l’anno; quale miglior insegnamento trarre dalla natura che usare piante che crescono spontaneamente nel momento in cui temperatura e umidità sono ideali?
Anna ha anche una trentennale esperienza di raccolta e cucina con le piante spontanee alimentari che occupano interamente i menu di primavera nel suo Agriturismo, a seconda del preciso momento della stagione; racconta di fare il menu guardando fuori dalla grande finestra della sua cucina.
La tradizione locale e la sperimentazione con le erbe spontanee sono i due filoni che animano queste pagine, insieme al desiderio di diffondere e tramandare la “sapienza” antica, che si sta perdendo. Le ricette riportate nel volume provengono, in gran parte, dalla tradizione piemontese o ligure, o più strettamente locali, raccolte in Val Lemme e Valle Scrivia, spesso ritoccate, in base alle esperienze fatte e a un uso più attento di zuccheri e grassi.
L’ autrice vive e lavora dove comincia l’Appennino che divide Piemonte e Liguria, una zona marginale per l’agricoltura intensiva, ma, per questo, in gran parte incontaminata, dove la ricchezza delle varietà vegetali si conserva naturalmente. Dice nell’introduzione: “Vorrei comunicare con questo libro che un utilizzo corretto dei doni che ci fa la natura è una vera gioia per il palato e un modo per recuperarne il rispetto, troppo spesso dimenticato, da chi considera le nostre Valli terreno per inutili grandi opere e grassi affari”.