Pronti, partenza… via!!! A pieni giri il motore della nostra macchina del tempo per il nostro consueto viaggio che fa tappa questa settimana nel mese di novembre del 1984 per sapere cosa accadeva in quel periodo ai vertici della classifica di vendita discografica in Italia.
Terzo posto per Antonello Venditti, quell’anno per lui un album dal titolo Deamicisiano ‘Cuore’, album che includeva canzoni poi diventate classici del repertorio del cantautore capitolino come ‘Piero e Cinzia’, ‘Notte prima degli esami’ che fu anche il lato B del singolo in classifica in quel periodo, ovvero la celebrata ‘Ci vorrebbe un amico’. Canzone che Venditti scrisse dopo la separazione dalla moglie Simona Izzo e dedicata a quel particolare periodo sentimentale della sua vita non certo facile. Venditti aveva già lasciato alle spalle da anni il suo percorso artistico dai risvolti politici e sociali, contro compromessi e finta democrazia dovendo fare i conti con la sinistra che scendeva in piazza e che lo aveva duramente criticato. ‘Cuore’ è un disco pieno di sentimenti veri e ricordi nostalgici e ‘Ci vorrebbe un amico’ il motivo di punta.
Al secondo posto una formazione britannica i ‘Bronski Beat’, resa nota dal falsetto del leader Jimmy Somerville, con il singolo d’esordio ‘Smalltown boy‘. Un vero e proprio inno gay. Canzone che parla delle difficoltà quotidiane vissute da un ragazzo omosessuale nell essere accettato da famiglia e società. Il leader scozzese del gruppo diventerà successivamente leader dei Communards con il quale ebbe grande fortuna con alcuni remake come ‘Don’t leave me this way’ classico di Thelma Houston e Harold Melvin e ‘Never can say goodbye’ invece classico dei Jackson 5 e Gloria Gaynor tra le cover più celebri. Mentre in parallelo alle sue attività discografiche continuerà nel suo impegno filo-gay realizzando concerti di sensibilizzazione al grave problema dell’AIDS.
Al primo posto uno dei dischi più noti ed importanti di quell’anno, un numero uno in tutto il mondo interpretato da un numero uno assoluto da sempre. L’uomo delle meraviglie con una delle sue innumerevoli meravigliose canzoni. Stevland Judkins per tutti ‘Stevie Wonder’ in ‘I just called to say i love you’! Motivo che si lega ad una altrettanto fortunata pellicola firmata ed interpretata da Gene Wilder, con co protagonista la bellissima Kelly LeBrock, ‘La Signora in rosso’. Canzone che permise alla pellicola di guadagnarsi un Oscar ed un Golden Globe. Stevie Wonder, uno fra i più famosi artisti di colore di sempre, enfant prodige di Detroit, talento precoce della musica. A 12 anni l’incisione del suo primo disco. Un caposcuola assoluto, un repertorio di impagabile fascino. Ogni sua realizzazione non può passare sotto silenzio e tra i suoi infiniti capolavori la nostra numero uno di questa settimana.
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