San Giorgio ha ricordato le vittime di tutte le mafie

libera_mafie_2015

Raccoglimento in silenzio sabato scorso alla Polisportiva dalle 18, ascoltando la lettura di novecento nomi. Una litania, pronunciata a più voci da bambini della scuola Primaria del paese, dal sindaco, dalle autorità presenti, da giovani, da cittadini che si sono volontariamente offerti. Identità differenti – giudici, giornalisti, sacerdoti, forze dell’ordine, comuni cittadini, donne, bambini … -, storie nascoste, perlopiù sconosciute, dietro a quei nomi. Un fattore in comune: l’essere stati uccisi dalla mano della mafia.

San Giorgio Monferrato ha celebrato così, per la prima volta, la “Giornata nazionale del ricordo e dell’impegno per le vittime di tutte le mafie”, istituita dall’associazione “Libera” di don Luigi Ciotti nel 1996. «Giornata del ricordo per non dimenticare le tante storie di chi non si è arreso, di chi non ha voluto piegarsi alle logiche della mafia, della corruzione, dell’omertà. Giornata dell’impegno a proseguire la loro lotta contro l’ingiustizia, per la diffusione di una cultura della legalità.» ha sottolineato i rappresentanti del presidio casalese di Libera “Totò Speranza”. «“Loro, quelle vittime, erano le teste, gli ideali; noi oggi, leggendo quei nomi, siamo le gambe su cui continuano a camminare quegli stessi ideali”» ha sottolineato, citando Falcone, Paolo Baviera, tra gli ideatori della manifestazione. Tra le autorità presenti, oltre al sindaco Pietro Dallera e all’Amministrazione comunale, anche l’onorevole Fabio Lavagno, il consigliere regionale Domenico Ravetti, l’ispettore di polizia Maurizio Paduano.

Serietà, impegno e raccoglimento, ma anche festa e convivialità. Al termine della cerimonia, infatti, la Pro Loco e le altre associazioni del paese (circolo Arci e Alpini) hanno allestito un apericena a buffet, accompagnato dalle musiche degli artisti sangiorgesi Enzo Boarino, Alessandro “Furio” Demaria, Nicolò Marchisio, DJ Ruben.

Con questa cerimonia semplice, svolta in una dimensione familiare, san Giorgio ha voluto unirsi simbolicamente a quanti, nel resto d’Italia, hanno celebrato con vari eventi questa Giornata. A livello nazionale, la tradizionale marcia, che si svolge ogni anno il primo sabato di primavera, ha avuto come teatro Bologna: pensiero rivolto in particolare alle vittime delle stragi alla Stazione di Bologna e ad Ustica (35esimo anniversario), e del genocidio di Sebrenica (20esimo anniversario).