Il Centro Antiviolenza me.dea Onlus ha iniziato il suo sesto anno di attività con alle spalle un bilancio importante del 2014 conclusosi da poco. A confermarlo i dati raccolti ed elaborati, che permettono di fotografare localmente il fenomeno della violenza di genere.
Nel 2014 126 donne hanno contattato il Centro per chiedere sostegno, un dato inferiore a quello del 2013 (155 casi), ma dovuto probabilmente alla chiusura del Centro per due mesi e mezzo in seguito ai lavori della nuova sede.
Le donne in maggiore sofferenza sono quelle tra i 35 e 44 anni (33,7%), con una percentuale quasi raddoppiata rispetto ai dati del 2013 (16,3%). Segue la fascia di età tra i 45 e 54 anni (32,6).
La maggioranza di queste donne ha un buon grado di istruzione (laurea/diploma) e un’occupazione (57,3%). Il 67% delle donne che ha contattato il Centro nel 2014 è di nazionalità italiana. Seguono donne dei paesi dell’Est Europa, dell’Africa del Nord e dell’America latina. Quasi sempre l’autore della violenza denunciata al Centro è il compagno di vita o un ‘ex’ o un altro familiare (86%). Solo nel 14% dei casi il maltrattante è estraneo alla cerchia familiare.
La violenza resta qualcosa di difficile di cui liberarsi e può passare molto tempo prima che una donna decida di chiedere aiuto. Se consideriamo i casi in cui le donne non sono state in grado di quantificare all’operatrice del Centro il tempo della violenza (“sono anni” , “da sempre”, “da tempo” ,“da molti anni”) le violenze perpetuate tra gli 11 e i 20 anni si attestano al 28,7%.
Nel 55% dei casi accolti si tratta di violenza fisica, spesso accompagnata da altre forme di
violenza, in primis quella psicologica. Seguono lo stalking e la violenza economica.
Tranne il caso del 2012, dove il 40% delle donne che aveva contattato il centro non aveva mai parlato con nessuno della propria situazione, capita sempre più spesso che le donne chiedano aiuto a qualche soggetto prima di contattare il Centro Antiviolenza. Questo, nel 2014, è accaduto nell’84% dei casi ed è un segnale importante che deve incoraggiare la collaborazione tra i servizi del territorio (Forze dell’Ordine, assitenza sociale e sanitaria, scuola, ecc..).
Con i passaggi del 2014 sale a oltre 700 il numero di donne aiutate da me.dea in questi anni di attività.
Il 2014 ha segnato un nuovo inizio per l’associazione, con il trasferimento nella sede di via Palermo 33, ottenuta grazie a un bando regionale per la ristrutturazione dei Centri Antiviolenza, a cui me.dea ha partecipato nell’agosto 2013, insieme a Cissaca e Atc.
Accanto a questo consolidamento ‘strutturale’, occorre raggiungere una stabilità economica che consenta il mantenimento di un’offerta di servizi di qualità all’interno del Centro. Su questo fronte me.dea è impegnata ormai da anni. E’ di poche settimane fa la partecipazione al bando regionale in favore dei Centri Antiviolenza, i cui esiti si conosceranno nelle prossime settimane. Proseguono poi gli appelli ai Comuni dell’alessandrino e alla Provincia di Alessandria per trovare un adeguato sostegno pubblico, come accade in molte altre situazioni italiane ed europee, a garanzia della gratuità dei servizi offerti da Centri Antiviolenza quali medea, spesso percepiti erroneamente dai cittadini come realtà pubbliche. Parallelamente continuano le attività di fundraising rivolte soprattutto ai privati.
Su questo fronte l’associazione ha stretto un’importante collaborazione con una prestigiosa azienda dell’alessandrino, i cui dettagli saranno resi noti nelle prossime settimane.
Anche la promozione di eventi è un asse su cui l’associazione punta molto, per sensibilizzare la cittadinanza.
Giovedì 26 febbraio al Teatro Alessandrino di Alessandria andrà in scena “L’anno che verrà”, un emozionante viaggio musicale tra le canzoni di uno dei più amati e compianti artisti italiani, Lucio Dalla. Lo spettacolo, organizzato dal gruppo Anteprima di Alessandria, servirà a sostenere l’attività del Centro Antiviolenza, a cui verrà devoluta una parte degli incassi.
Sul palco salirà il gruppo 4 marzo 43 per un omaggio a Lucio Dalla che è molto più di un tributo. Il gruppo vanta musicisti di grande spessore, alcuni storicamente al fianco di Ligabue. Ci saranno Rigo “Righetti” al basso, Mel Previte al sax e chitarre, Robby Pellati alla batteria e percussioni. Al piano e chitarra, poi, una voce con le tonalità e i colori di Lucio Dalla, Carlo Simonari. Infine ai cori Monica Pagani.
Quella sera me.dea sarà presente con un banchetto informativo all’ingresso del Teatro Alessandrino.
Per informazioni sui biglietti potete contattare Anteprima: 0131-250600
Infine, me.dea ha in cantiere l’organizzazione di una mostra, con asta, dell’illustratrice Stefania Spanò, in arte Anarkikka, che con il suo lavoro satirico, pungente e femminista, pone l’attenzione sulla condizione della donna, sul femminile troppo spesso offeso da luoghi comuni e banalizzazioni e sul fenomeno della violenza di genere.
L’anno che verrà