1) Questa settimana un bel 10 lo merita Franca Nebbia,una storica firma del quotidiano La Stampa. Il bel voto, ed è mia opinione, Franca lo merita da sempre, ma questa settimana mi è stato ispirato da un suo articolo in merito alla lotta contro le zanzare. E’ un argomento serio che Franca Nebbia tratta da anni come altri argomenti di tipo ambientale e sociale che lei sente moltissimo, ed è ormai un’esperta conoscitrice dell’argomento zanzare. Tralasciando per il momento questo argomento che riprenderò nella prossima pagella, desidero tracciare il quadro di questa professionista, che mi onora della sua amicizia. Il mestiere del giornalista può essere affascinante ma non è semplice, perché sono molti i “muri” che si pongono di fronte a chi vuol fare quel mestiere seriamente: e guai pestare anche leggermente i piedi a qualcuno! Nonostante ciò, Franca a mio parere, rispetta più che può alcuni essenziali principi: la verità, l’imparzialità, la correttezza professionale, l’umanità verso tutte le persone, la responsabilità etica e il valore morale. Per come la conosco, lei valuta le fonti per non cadere nelle false piste, impegnandosi a rintracciare le fonti giuste, trovare i documenti, intervistare le persone in modo da ottenere l’esatto massimo delle informazioni necessarie. Quante volte dopo che ho fornito una informazione lei mi ha detto: “ Grazie cara! Però ti chiedo scusa se ora mi rivolgo per correttezza alla controparte”, come per dire “siamo amiche ma io devo ascoltare anche l’altra campana”. Ecco, questo è il ritratto di Franca Nebbia per come la conosco io, e non ho esagerato.
Voto: 10.
2) Un bel 2 se lo merita, tanto per “non” cambiare, la Regione Piemonte, e questa volta l’argomento mi è stato appunto ispirato da un articolo di Franca Nebbia: “Non ci sono tutti i soldi per la lotta alle zanzare”. Sembra un argomento fuori stagione perché siamo a febbraio, fa freddo, piove o nevischia: e chi ci pensa alle zanzare? Per chi non lo sa a quanto pare siamo anche in ritardo. Per farla breve: non è sufficiente che un Comune faccia i trattamenti quando il o i Comuni vicini non fanno la stessa cosa, certamente non per cattiva volontà ma a causa di una crisi galoppante che ha tolto molte risorse in tutti i settori utili. Per ottenere risultati efficaci nella nostra Regione è necessario partire per tempo dalle risaie, ma gli scarsi fondi di un piano pluriennale regionale sono già stati esauriti nel 2014, e quindi la Regione dovrebbe intervenire anticipando il piano pluriennale 2016. Da quanto si legge però i fondi per la lotta alle zanzare derivano in buona parte anche dall’Assessorato regionale alla sanità, che da anni tra pessime scelte amministrative, troppi costi burocrati, sprechi e corruzioni, ha la cassa in super rosso. Ora un consigliere regionale tortonese ha presentato una interrogazione al Vice Presidente regionale che “pare” abbia assicurato stanziamenti per il 2015 pari al 2014, ma per le risaie il tempo è scaduto perché si deve partire anzitempo per avviare le gare di acquisto prodotti e utilizzo elicotteri. La lotta contro le zanzare non è una banalità, questi insetti provocano disturbi sanitari non da poco e oggi con l’inquinamento in eccesso posso causare infezioni molto serie, soprattutto nei bambini. Le zanzare rovinano il gusto della vita delle persone nei mesi più belli dell’anno, quando potremmo godere di aria aperta, giardini e prati, tenere finestre aperte ed evitare di spruzzarci prodotti non certo salutari per pelle e respirazione. Come sempre la nostra politica nel pensare a consumare risorse per la propria “pancia” se ne frega ampiamente del bene e della salute del cittadino.
Voto: 2
3) Un bell’otto è il voto meritato da Emanuele Locci, consigliere di minoranza del Comune di Alessandria, per la sua “ostinazione” nel pretendere il rispetto del diritto di ottenere atti pubblici di controllo sulle azioni della amministrazione alessandrina. Ogni amministrazione dovrebbe comunicare d’ufficio le sue decisioni, attività e documenti emessi ai cittadini, e in primis ai componenti del Consiglio comunale. Questo atto si chiama TRASPARENZA, e lo stabilisce un preciso Decreto (Dpcm 20 dicembre 2013 attuativo dell’art.49 c.2 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n.33) riguardante il “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”. Con il testo unico sulla trasparenza non ci dovrebbero più essere aree di opacità nell’operato della Pubblica Amministrazione e tutti i cittadini che ne avessero necessità dovrebbero poter verificare dati e informazioni, quindi un perfetto strumento per consentire il diritto di esercitare il controllo su spese, risorse sulla gestione delle funzioni pubbliche e su come vengono organizzati i servizi amministrativi. Ma si sa, siamo sempre in Italia, e la trasparenza nata solo due anni fa è già morta asfissiata. Locci nelle vesti di Consigliere ha doveri, diritti e compiti come sancito dal D.lgs n.267/2000 (TUEL aggiornato nel 2014) di cui al TITOLO III-Capo I – articoli 42-43 e 44. E’ un suo dovere e diritto conoscere per informare nel minor tempo possibile i cittadini e i suoi elettori. Trasparenza su AMAG, PISU e rifiuti ci è dovuta senza fare tanti sforzi. Se così non succede, è tempo di fare un po’ di “pulizia”. I cittadini sono molto stanchi di non essere più al centro del rispetto dovuto dagli amministratori eletti e nominati, e dai burocrati.
Voto: 8