Baleta: la casa della Goliardia alessandrina [Ars Eloquendi Goliardiae]

1970--pontifexdi Antonio Silvani.

Abbiamo già ripetutamente nominato il favoloso caffè Baleta, culla, casa della Goliardia Gagliaudina e frequentato da generazioni di studenti, commercianti, liberi professionisti e, perchè no (basta vedere il Parlamento) anche da perdaballe!

Fiumi di inchiostro sono stati scritti sul Bar di Carlo Gemme, il fondatore e di Gino, il figlio (vedi foto n. 1). Che altro potremmo ancora dire di questo caffè unico al mondo, chiuso ormai da più di venti ani?

Ci proveremo, sperando che il cuore supporti la mente e viceversa…

– Baleta: un punto di riferimento fisso della nostra gioventù.

– Facevi magno (modo di dire solo alessandrino che intende marinare la scuola) sempre da Baleta.

1)-Baleta-e-Gino– I tuoi ti rompevano le balle e tu scappavi da Baleta a farti passare il nervoso.

– La ragazzina del momento ti dava il classico due da picche, ti tagliava e tu andavi da Baleta a sfogarti.

– Avevi dei debiti (debiti da ragazzi, gobbi da poco, ma sempre debiti) con una persona, la incrociavi in centro e allora andavi ad imboscarti da Baleta.

– Dopo la partita dei Grigi era d’obbligo ritrovarsi, senza più voce, da Baleta, a festeggiare o a cristonare (noi facevamo parte di quella generazione che ha più cristonato che festeggiato…).

2)-of-limits-a-donne– Baleta (anche se allora non si chiamava così) il primo bar sede ufficiale della Goliardia Alessandrina. Nella foto n. “3“ [puntata: “24 maggio 1922 (sempre nella preistoria)“] vediamo il futuro bar Baleta (quando era ancora caffè Gagino).

– Baleta, un bar per soli uomini o, meglio ancora, come diceva il vecchio fondatore, un casino per soli uomini. Scrive su Facebook Gino Gemme: “Baleta caffè off limits per le donne. Cosi’ lo definì il prof.Carlo Gilardenghi,uno dei cantori del locale: un Club misogino di uomini che amano le donne,e se le criticano e’ solo per posa.“ (vedi disegno n. “2“, sempre opera di Gino).

– Baleta, un bar dove d’estate gli aficionados se ne stavano in mutande (e guai se qualche avventore occasionale imitava l’abbigliamento, il vecchio Carlo lo mandava via per oltraggio al pudore!).

3)-mostra-del-vicolo– Baleta organizzatore con l’AGA della mostra de “Il Vicolo“ e deposito notturno dei quadri esposti. (vedi disegno n. “3“ di Gino Gemme: la locandina del Bar Baleta).

– Baleta organizzava i rinfreschi per “Il Vicolo“ o per le altre manifestazioni Goliardiche.

– Baleta, l’unico bar al mondo senza telefono: «Così non rompono i coglioni ai clienti!», soleva dire il vecchio Carlo. «Ma se i clienti devono telefonare?» «Ho i gettoni sempre pronti e così vanno a telefonare nella cabina in piazzetta!» Poi  si giunse al compromesso: telefono solo in partenza. (vedi disegno n. “4“ di Gino Gemme).

– Baleta, sede delle più crudeli processi e delle più abiette torture (spesso effettuate sui biliardi) alle mATRICOLE. (vedi disegno n. “5“ di Gino Gemme).

4)-telefono-solo-in-partenza– Le gerarchie degli avventori di Baleta erano come quelle Goliardiche: i nuovi clienti, come la mATRICOLE, non avevano diritti, dovevano rispettare una rigorosa “quarantena“ prima di avvicinarsi ai biliardi. (vedi disegno n. “6“ di Gino Gemme in cui si nota la mATRICOLA  – in entrambi i casi – timida e titubante).

– Baleta che se gli chiedevi un caffè ristretto te lo portava normale con un paio di pinze per restringerlo a piacere.

– Baleta che se gli chiedevi un caffè lungo lo preparava normale e poi metteva la tazzina sotto il rubinetto per allungarlo.

5)-baleta-2– Baleta che, forse unico al mondo, fece tacere l’ex Pontifex Maximus Lino Boidi: costui si lamentava per il caffè troppo amaro,  ed il vecchio Carlo giunse col sacco dello zucchero, da cui versò il contenuto direttamente nella tazzina fino a coprirla con una bianca montagnola .

– Baleta e le locandine con tutti i i programmi dei cinema di Alessandria (era cura della Goliardia, quando c’era la locandina di un giallo, specificare immediatamente il nome dell’assassino).

6)-schizzo-di-Gino– Baleta che, se qualcuno gli chiedeva un buon panino (o un buon caffè), rispondeva: «Qui facciamo solo panini (caffè) di… poco appetibili (usiamo una versione edulcorata), se vuole un buon panino (o un buon caffè) vada al bar Moderno o all’Escobar!»

– Baleta, nominato matricola ad honorem la cui nomina è ufficializzata dalla presenza del sindaco Nicola Basile. (vedi  foto n. “2“ –  puntata: “Sümia I il Buono“).

– Baleta, al suo funerale parteciparono generazioni di alessandrini, anche giunti da lontano.