Il CISSACA ha aderito come ambito sociale al progetto HOME CARE PREMIUM 2014 dell’Inps (gestione ex-Inpdap).
Si tratta di una iniziativa innovativa, che va a sostenere le persone non autosufficienti con contributi economici e prestazioni gratuite a domicilio: e chi più di un ente come il nostro può confermare quanto bisogno ci sia di questo tipo di progetti in questo momento storico nel nostro paese.
I cittadini iscritti INPDAP che vogliano beneficiare di questa opportunità devono presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica per il nuovo ISEE.
Purtroppo la riforma dell’ISEE è recentissima e la stragrande maggioranza dei patronati e CAF si è rivelata non essere ancora pronta per calcolare questo indicatore ai cittadini, spesso procrastinando gli appuntamenti ai cittadini ben oltre i termini di scadenza del bando.
La scadenza per la presentazione delle domande del bando HOME CARE PREMIUM 2014 è fissata alle ore 12 del 27 febbraio: questo significa che un numero elevatissimo di possibili beneficiari sarà impossibilitato a fare domanda, proprio per la situazione complessa nella quale si trovano ad oggi patronati e CAF.
E’ pur vero che l’Inps comunica che la Dichiarazione Sostitutiva può essere fatta autonomamente, online, dal cittadino. Tuttavia non sembra operazione facilmente realizzabile dal cittadino che non abbia competenze in materia fiscale.
A ciò si aggiunge che la convenzione sottoscritta dal nostro Ente con l’Inps per la gestione delle operazioni, prevede un numero minimo di domande (50) al fine di riconoscere l’avvio dell’intero progetto.
Per questi motivi il CISSACA, assieme agli altri consorzi piemontesi, ha chiesto una proroga da parte dell’Inps della scadenza delle domande, per consentire ai cittadini interessati di godere non solo dei contributi e prestazioni previsti, ma di ricevere equità da parte dello Stato: uno Stato che non lascia soli gli ultimi, in questo caso i non autosufficienti e i disabili, soprattutto se ormai gli impegni di spesa a livello centrale sono stati presi (quindi non è un problema di budget, ma un problema di tempo!).
Troppo poco tempo (febbraio è anche il mese più corto dell’anno, è iniziato e finirà con due giorni festivi) per garantire possibilità di accesso ai possibili beneficiari.
La richiesta di proroga, oltre che ai vertici nazionali dell’Inps, è stata inviata anche a coloro che, ai vari livelli si occupano di politiche sociali: quella della scadenza è una questione certamente tecnica, ma il disagio che invece creerà ai cittadini ha invece certamente anche i connotati di questione politica.
Il Presidente del CDA Cissaca
Mauro Buzzi