Gli ultimi fatti tragici successi nel canale di Sicilia dimostrano purtroppo come la tesi da tempo portata avanti dalla Lega e cioè quella della inutilità e della indiretta pericolosità dell’operazione Mare Nostrum oggi Triton fosse assolutamente fondata. I numeri impietosi lo dimostrano: circa 3500 morti annegati durante il periodo di Mare Nostrum e ad oggi oltre 300 nel breve periodo di operatività di Triton.
Quindi con buona pace dei buonisti e dei fautori dell’accoglienza a tutti i costi i governi a cominciare da quello presieduto da Letta all’attuale, che vede come primo ministro Renzi, hanno sulla loro coscienza la morte di questi disgraziati che mettono la loro vita nelle mani di organizzazioni criminali senza alcun scrupolo. Il fatto stesso infatti che le navi della nostra Marina Militare in pratica svolgessero un servizio di taxi per gli immigrati e di fatto rendessero un utile servizio agli scafisti è alla base del totale fallimento delle due operazioni.
E’ evidente infatti che se le persone che intendono venire nel nostro Paese e i criminali che controllano questo traffico vergognoso sono consapevoli che dopo circa due ore di mare aperto vengono recuperate dalle nostre motovedette saranno ancora di più invogliate ad affrontare questi viaggi ad altissimo rischio. E’ di questi giorni la notizia che i gommoni utilizzati per la traversata non sono affatto inaffondabili ma essendo di produzione cinese, quindi a basso costo, hanno un fondo per nulla idoneo a tenere il mare e sono dotati di motori del tutto insufficienti per una traversata di quel tipo. Il risultato è sotto gli occhi di tutti.
La domanda è: cosa hanno fatto i tre precedenti governi per cercare in qualche maniera di arginare questo fenomeno? Nulla, praticamente nulla. Stiamo ancora subendo le conseguenze di una guerra sciagurata voluta da Francia e Gran Bretagna contro la Libia che se da un lato ha portato alla eliminazione di un dittatore dall’altro ha aperto le porte ad una situazione di caos generale nella quale non è più possibile identificare un interlocutore con cui trattare. La politica corretta di Maroni che prevedeva da un lato i respingimenti dall’altro intavolava tavoli di trattative con i paesi che affacciano sul Mediterraneo e con l’Europa, che ancora una volta si dimostra una istituzione del tutto inutile dal punto dei vista del conseguimento di risultati tangibili, è stata l’unica ad ottenere risultati positivi soprattutto in termini di vite umane sacrificate. Certo non sarà il Ministro degli Esteri Europeo Mogherini a far sentire la propria voce a difesa degli esseri umani e delle nostre frontiere, basti pensare al peso, pressoché nullo, che essa ha avuto nella crisi Ucraina.
Evitare altri morti deve essere il primo obbiettivo del nostro Paese e di quel che resta dell’Europa, il che non si ottiene di certo riattivando Mare Nostrum ma impedendo sulle coste libiche l’imbarco di questi disperati speranzosi di arrivare in Paese che in realtà non ha ad oggi null’altro da offrire se non crisi, disoccupazione e disagio sociale.
Roberto Sarti
Capogruppo Lega Nord Comune di Alessandria