Mattarella e la miopia politica del Movimento 5 Stelle

Prati Giovannidi Giovanni Prati

 

L’obbiettivo dichiarato del Movimento 5 Stelle, da quando Matteo Renzi è diventato Primo Ministro lo scorso febbraio, è quello di far saltare, usando le parole del senatore grillino Nugnes “il Patto Scellerato del Nazareno”. Giornalisticamente il patto del Nazareno si riferisce all’accordo politico che Renzi avrebbe siglato con Berlusconi all’inizio del suo mandato per le riforme costituzionali (Italicum e bicameralismo).

Il Movimento non ha mai accettato questo patto, definendolo di “palazzo, un inciucio, fatto alle spalle dei cittadini” e asserendo che ci fossero di mezzo anche gli interessi personali di Berlusconi. I parlamentari grillini, dunque, hanno denunciato sempre l’accordo, osteggiandolo negli iter parlamentari e nei dibattiti pubblici.

Con l’elezione del Presidente della Repubblica, però, è stato servita su un piatto d’argento la possibilità di far saltare il patto, ma i grillini hanno dimostrato una scarsa astuzia politica fallendo la loro chance più clamorosa.

Mi riferisco alla scelta di Sergio Mattarella, candidato ufficiale del Pd per ricoprire la primaMattarella Sergio carica istituzionale della Repubblica. Se il Movimento, invece di concedere alla Rete la facoltà di proporre un candidato sì pulito, ma fuori dalle logiche e dagli schemi della politica, Imposimato, si fosse limitato a proporre ed appoggiare il candidato Pd Mattarella, avrebbe potuto seriamente rovesciare il tavolo, evitando a Renzi l’uscita trionfale dalle consultazioni degli ultimi giorni.

Sì perché Renzi con Sergio Mattarella ha compattato il suo partito, e ha incrinato il patto con Berlusconi, che l’ha presa pubblicamente male. Se il Movimento avesse ufficializzato l’appoggio a Mattarella, Renzi si sarebbe trovato ad un bivio: cambiare nuovamente il candidato e dare un chiaro segnale di distacco definitivo dai grillini, oppure cestinare definitivamente il patto del Nazareno, mandando un chiaro segnale di una nuova intesa M5S-PD, da sempre improbabile. La scelta di Mattarella sarebbe divenuta problematica per il Premier.

Ancora una volta il Movimento dimostra certamente la trasparenza decisionale, ma anche una distanze abissale con la Realpolitik e l’astuzia politica, di cui se non altro Renzi ha dimostrato più volte di esserne un campione. Mattarella è comunque un candidato che rischia di far saltare l’accordo Renzi e Berlusconi, ma se ciò succederà, non sarà per merito dei grillini, che si sono tenuti per ora fuori dai giochi con una scelta apprezzabile ma inutile.