1) ai PARTITI – MOVIMENTI – LISTE CIVETTA che compongono la coalizione della maggioranza comunale. A due anni e mezzo dal suo insediamento, questo scarsissimo voto va a chi si è aggregato al partito naturale del sindaco formandone la coalizione di dominio nelle decisioni per Alessandria. Noto in queste mini-forze partitiche che da oltre due anni permettono con il loro voto in Consiglio alla maggioranza di centro sinistra di fare il bello o cattivo tempo, una notevole stanchezza e sfiducia nell’operato del sindaco Rossa, anche se hanno ottenuto assessori e incarichi di privilegio. Mi riferisco in particolare ai MODERATI e a SEL. Puntualmente costoro lamentano o criticano attraverso i canali di informazione scelte amministrative o di incarichi. Nonostante ciò non ritirano la squadra, rimangono là stanchi e sfiduciati dopo magari aver ottenuto un “consolino” per tirare a campà!
In due anni e mezzo la Giunta è stata smembrata e ricomposta con nomi nuovi, e questo la dice lunga sul pesante clima politico. Questa stanchezza e sfiducia crea incertezza, non fa bene alla nostra città e non infonde speranza, che già ce n’è poca. Con questo sistema Alessandria è entrata in quei tunnel ancora in costruzione dove lo sbocco finale non è stato ancora perforato, per cui manca quella luce utile per uscirne. Ma andando a sbattere pesantemente contro la roccia chi si farà male? I cittadini naturalmente, perché la politica non paga mai!
Voto: 2
2) Ai PARTITI DI MINORANZA COMUNALE di Alessandria. In questo nuovo anno e alla luce dei battibecchi all’interno della maggioranza, potrebbero esserci cambiamenti alle porte, con qualche nuovo ingresso in maggioranza.
In questi due anni e mezzo noi cittadini abbiamo visto, udito, assistito e letto di tutto, mille sono i dubbi e scarsa la trasparenza: la realtà al momento latita, difficile comprenderla.
Questo brutto voto verte sul fatto che anche la minoranza si è posta stancamente, con la scusante che sono in pochi e neanche tanto in accordo fra loro, ma non è sufficiente e non è corretto. Una minoranza consiliare compatta potrebbe comunque svolgere con efficacia il proprio ruolo, di fronte al travaglio di una amministrazione incerta, visto il cambio di ben sei assessori, l’elevata litigiosità, il venir meno di servizi essenziali, la perdita di decoro di una città, il disordine, la poca sicurezza, i cittadini chiamati a pagare per non avere nulla. Ad esempio la minoranza potrebbe rivolgersi all’organo governativo di Stato sul territorio che è il Prefetto. E se anche il Prefetto facesse “orecchi da mercante”, ci sarà pure un modo per venirne a capo, perché tirare a campare fino alle prossime elezioni non fa certo bene ai cittadini e a quel che fu il buon nome di Alessandria. E anche la minoranza sarà corresponsabile dello sfacelo: o dovremo occuparcene noi cittadini al posto degli eletti?
Voto: 4
3) Al direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio di Alessandria NICOLA GIORGIONE. Questa brutta pagella deriva dalla mancanza di corretto funzionamento (puntualmente va ad intermittenza) dell’ASCENSORE n.6, all’interno dell’Ospedale di Alessandria “Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo”. L’ascensore n.6 serve ben otto piani della struttura. Ora: è chiaro che un direttore generale non si deve occupare di far ripartire un ascensore, ma è certamente suo compito fare in modo che chi, nella macchina burocratica dell’Azienda Ospedaliera, deve occuparsene, lo faccia, e con una certa rapidità. Naturalmente in sinergia con il direttore sanitario, cui spetta la necessità di assicurare la piena efficienza dei percorsi, e al direttore amministrativo quale responsabile dei servizi amministrativi, ivi compreso l’ufficio tecnico del presidio. Spetta a loro adottare la giusta attenzione e nei tempi utili, onde scongiurare tale disservizio. Interverranno?
Voto: 5