Sergio Didier è il nuovo segretario generale della Cisl Alessandria-Asti.
Lo ha eletto a larga maggioranza il Consiglio Generale della Cisl territoriale, riunito venerdì mattina nel Salone Baravalle della sede Cisl alessandrina, alla presenza di Alessio Ferraris, segretario generale uscente della Cisl territoriale oggi alla guida della Cisl Piemonte, e della segretaria organizzativa nazionale Giovanna Ventura.
Rinnovata anche la segreteria territoriale che scende da sei a cinque componenti con la riconferma di Simona Gamalero, Tonio Anselmo, Stefano Calella, ed il nuovo ingresso di Marco Ciani proveniente della segreteria nazionale della Fiba Cisl (Federazione Italiana Bancari e Assicurativi).
Nato 54 anni fa ad Asti dove tutt’ora risiede con la moglie e la figlia, laureato in Economia e Commercio, dirigente scolastico e Cavaliere della Repubblica, Didier è stato, dal 1989 al 2000, Segretario Generale della Cisl Scuola.
Entrato a far parte della Segreteria Cisl di Asti nel 2001, nel 2003 diventa Segretario Generale, carica che mantiene fino al 2012. In seguito all’unificazione dei territori di Alessandria e Asti nel marzo 2013 è eletto Segretario Generale Aggiunto della nuova Cisl Alessandria-Asti che conta oggi oltre 74 mila associati.
“Sono consapevole della grande responsabilità che mi è affidata, ringrazio chi mi ha passato il testimone e confido nel supporto dei miei colleghi di segreteria per continuare a lavorare come una vera squadra”, ha affermato Didier dopo la sua elezione.
Didier punta subito il dito su un tema caldo, quello legato ai rinnovi contrattuali e allo sciopero nazionale di tutti i comparti del pubblico impiego della Cisl che lunedì 1°dicembre scenderanno in piazza per protestare contro il mancato rinnovo dei contratti ormai fermi dal 6 anni: ad Alessandria ed Asti le manifestazioni si svolgeranno davanti alle sedi delle Prefetture, dalle 9,30 alle 12,30.
“Oggi siamo in presenza di relazioni sindacali pressoché inesistenti che come Sindacato abbiamo il dovere di recuperare perché solo attraverso la nostra partecipazione ai tavoli di trattativa possiamo rappresentare al meglio i nostri lavoratori e pensionati, sia a livello nazionale che territoriale”, fa notare Didier ricordando anche un altro importante appuntamento, la grande mobilitazione Cisl “Per il Lavoro ed il Sociale” che si svolgerà i primi di dicembre in tre città differenti: a Firenze il 2, a Napoli il 3 ed a Milano il 4, dove confluiranno circa 800 piemontesi, con quattro pullman in partenza anche da Alessandria, Novi Ligure, Casale Monferrato ed Asti.
“Lo sciopero rappresenta un’arma incisiva, ma è un’arma che bisogna giocare quando non si hanno più altre carte da giocare. Il Sindacato – insiste Didier – deve fare la sua parte con un’immediata presa di posizione contro le cose che non vanno bene chiedendo le modifiche opportune, sapendo però di avere ancora una carta da giocare nel momento in cui queste modifiche non venissero accolte.., allora a quel punto sì, arriveremo anche al livello massimo della protesta se sarà necessario”.
“La mobilitazione di tutta la Cisl su scala nazionale è coerente con la nostra scelta di mettere al centro il lavoro e un nuovo patto sociale tra governo, imprenditori e sindacato per uscire dalla crisi. La nostra ‘Leopolda del lavoro’ – rimarca il neo segretario regionale Alessio Ferraris – vuol dare infatti voce ai disoccupati, ai giovani precari, ai lavoratori senza contratto e ai pensionati, cui è negato il bonus di 80 euro. Nelle prossime settimane avvieremo una raccolta firme per la presentazione di una legge di iniziativa popolare sul fisco che crediamo vada completamente riformato”. Si sofferma poi sugli ultimi anni alla guida della Cisl territoriale, un periodo molto duro a causa del dissesto finanziario e della crisi economica ed occupazionale che ha colpito pesantemente la città di Alessandria, volgendo infine lo sguardo verso le sfide future che interesseranno tutto il territorio piemontese, tra cui quelle legate alla sanità ed alle infrastrutture.
Giovanna Ventura, in chiusura, ricorda come “in poche settimane abbiamo fatto molti cambiamenti ad ogni livello, quasi un piccolo congresso straordinario. Adesso i nostri sforzi devono concentrarsi sulle prossime iniziative a partire dallo sciopero del pubblico impiego di lunedì ed a seguire quelle del 2, 3 e 4 dicembre. Non a caso abbiamo scelto come titolo “Ogni giorno per il Lavoro ed il Sociale”, perché la nostra attenzione e mobilitazione deve essere quotidiana e costante, un giorno solo di protesta non serve a cambiare lo stato delle cose”.