Era l’ormai lontano novembre 1974 quando il Coro degli Alpini Montenero si esibì per la prima volta, a Valenza, all’Oratorio maschile del Duomo, oggi intitolato a Don Luigi Frascarolo.
Sono passati quarant’anni da quella prima apparizione e ad Alessandria, sabato 29 novembre, Palazzo Monferrato, in via San Lorenzo, sarà teatro del racconto di questa lunga storia ospitando l’evento “1974-2014: 40 anni in coro, emozioni, immagini” in cui, attraverso canti e immagini che hanno contraddistinto questo lungo arco temporale, si proverà a raccontare tutte le varie tappe di un’esperienza ritenuta unica per chi l’ha vissuta da vicino.
“Il coro nacque grazie all’interessamento del professor Luparia, poi sostituito dal Maestro Zana” raccontano gli organizzatori “il nostro è stato un lungo percorso, sempre all’interno dell’Associazione Nazionale Alpini, dove all’iniziale spirito puramente ricreativo si è via via sostituito l’ambizioso scopo di riscoprire, e far conoscere, semplicemente cantando, un documento sonoro di immenso valore. Non spetta a noi dire se questo scopo sia stato raggiunto ma se il nostro cantare è servito a conservare parte della memoria delle nostre tradizioni e magari a regalare qualche emozione a chi ci ha ascoltato, allora i nostri sforzi non sono stati vani. E di questo dobbiamo rendere grazie soprattutto ai coristi e al loro costante impegno senza il quale forse tutto questo non si sarebbe potuto realizzare.”
Ha radici profonde, la storia del Coro Montenero, radici che affondano nello spirito di una terra in cui il canto era qualcosa di naturale, di gioioso, dove anche dopo pranzo o cena si iniziava a cantare tutti insieme e questo spirito di gioiosità, nel tempo, si è mutata in vera e propria tradizione.
“La serata non si svilupperà solo in un semplice concerto ma si dipanerà attraverso racconti su cosa sia lo spirito alpino. Ci saranno poi riflessioni sulla guerra, sulle adunate, saranno cantate le gesta e le memorie degli alpini ai tempi dei conflitti mondiali. Senza dimenticare una persona per noi cara, la piccola Ludwika, che sarà ricordata nel corso della serata. E poi ovviamente un pensiero agli alpini di oggi” le parole del Maestro Marco Santi, Direttore del Coro Montenero dal 1998.
E proprio a riguardo degli alpini di oggi, a rivolgere un appello alle nuove generazioni è Matteo Modica, vicepresidente del Coro nonché uno dei coristi (è tenore secondo): “è importante che il ricambio generazionale ci sia, di nuove leve ce ne è bisogno. Il Coro Montenero non può arrestarsi ai questi 40 anni ma andare oltre, è qualcosa che appartiene alla nostra come a tutta la storia popolare italiana.”
Nel corso della serata, infatti, sarà possibile prendere contatti con Maestro e Presidente per chi fosse interessato ad entrare a far parte dell’organigramma.
L’evento inizierà dalle 21. Al termine, alla Buvette di Palazzo Monferrato, bicchierata di auguri assieme a tutti i presenti.
Marco Cavallero