Ha preso il via giovedì pomeriggio la fase di negoziazione tra Parlamento europeo, Commissione e Consiglio europeo per arrivare alla definizione del bilancio dell’Unione europea per il 2015.
Unico piemontese, e unico italiano del Pd, a giocarsi la partita lato Parlamento sarà il deputato alessandrino Daniele Viotti. “Il Parlamento nella seduta di ottobre ha approvato una proposta forte ma la vera partita inizia ora. Sono a rischio programmi importanti come Horizon 2020 su ricerca e innovazione, Erasmus Plus su istruzione, formazione, giovani e sport, Europa Creativa per il settore culturale e Cosme per le piccole e medie imprese” afferma Viotti, certo che la battaglia sarà difficile, ma deciso a difendere fino alla fine la posizione del PE. “Spero di trovare una Presidenza italiana, rappresentata dal sottosegretario Enrico Zanetti, dotata di coraggio e ambizione, capace di condurre a un bilancio condiviso e centrato sulla crescita”. “Il bilancio dell’Unione rappresenta uno straordinario moltiplicatore per gli investimenti, esso torna nelle casse degli Stati Membri sotto forma di fondi e programmi. Rappresenta solo l’1% del Pil ma anche così ha dato vita a strumenti fondamentali come la Politica Agricola Comune o l’Erasmus” dichiara Viotti.
“Rimane aperta l’unica questione che sembra interessare all’Italia: i 340 milioni di euro da versare all’Europa. Si tratta di un puro fatto tecnico. Non dimentichiamoci che l’Europa non si riduce a quei 340 milioni chiesti, in ballo ci sono 15 miliardi di euro messi a disposizione delle Regioni (da spendere entro il 2015) che sono ancora da investire. Concentriamo le energie sulle opportunità che non possiamo permetterci di perdere e non su questioni di calcolo”.