“Le forze criminali mafiose non sono ai margini della società”. “Dobbiamo dare fiato alla speranza in questo momento di crisi e di sconforto che si respira nel Paese e impegnarci ad abitare il presente e non fuggire dal presente. Le forze criminali mafiose non sono ai margini ma nelle fessure della nostra società. Il male deve essere riconosciuto e nominato con forza, bisogna avere il coraggio di chiamarlo con il proprio nome: oggi la corruzione e le mafie sono la nuova peste del nostro Paese”.
Queste sono le recenti dichiarazioni di don Luigi Ciotti che fanno particolarmente riflettere e obbligano ad agire. La Politica e le Istituzioni, per prime, hanno il dovere di affrontare con determinazione questi temi contribuendo a ricostruire una società nuova dove alla cultura mafiosa non viene concesso spazio ed ossigeno. Per far questo serve l’impegno di molti, serve diffondere la consapevolezza che non si tratta, come un tempo, di un problema di un’area precisa del Sud del Paese ma di una “questione nazionale”, perchè gli ambiti in cui si annidano i nuovi insediamenti malavitosi interessano le zone economicamente più sviluppate.
Ciò di cui dovremmo convincerci è che l’emarginazione della cultura mafiosa passa attraverso un insieme di iniziative in grado di coinvolgere l’intera comunità. Di questo argomento parleremo venerdì 31 ottobre alle ore 21 presso la S.o.m.s. di Castellazzo Bormida insieme a Domenico Ravetti e Domenico Rossi, consiglieri Regionali del PD, e all’onorevole Davide Mattiello, componente la Commissione anti-mafie.
Partito Democratico
Gruppo Consiliare della Regione Piemonte