Foglie d’autunno: lacrime di novembre in John Everett Millais [Very Art]

Millais Foglie d'autunno aperturadi Cristina Antoni

Lacrime, vane lacrime ed arcane
Dal sen d’una divina disperanza,
Sorgano in cuor
S’accolgano negli occhi
Vedendo i lieti campi d’autunno,
Pensando ai giorni che non sono più……..

 

Nonostante la temperatura semiestiva le nebbie mattutine confermano l’arrivo della stagione autunnale, la più suggestiva e malinconica, la più triste, ma anche quella che più spinge l’uomo alla riflessione e ad una meditazione interiore sublimando l’idea del ricordo. Sta giungendo il mese di novembre con i suoi spiriti aleggianti nei fuochi colorati, nelle foglie accese di luce seppur morenti, che in un palpito di bellezza mortale ci incantano scendendo lievi e volteggianti dai rami secchi..

Nell’arte l’autunno è stato rappresentato in molti dipinti, ma oggi ci soffermeremo su un’opera che racchiude tutte le suggestioni romantiche della stagione: ‘Foglie d’autunno’(1856) di John Everett Millais, il celebre pittore firmatario insieme a Dante Gabriel Rossetti e William Holman Hunt del movimento Preraffaellita e autore dell’Ophelia (1852 Tate Gallery), opera simbolo dell’ avanguardia ottocentesca.

Nato nell’isola di Jersey nel 1829, John Everett Millais, di famiglia benestante,Millais Foglie d'autunno Particolare imparentato con Francois Millet entra a far parte della Royal Academy a soli 11 anni. L’adesione al movimento dei preraffaelliti nel 1848, attratto dalla poetica di Rossetti, lo indirizza verso la sua cifra stilistica ideale e negli anni fra il 1850 e il 1860 realizza le sue opere migliori. Tra queste vi è ‘Foglie d’autunno’ che prende ispirazione dalla poesia ‘Tears, idle tears’ (lacrime vane) di Alfred Tennyson (foto in basso a sinistra) . Quattro fanciulle giovani e graziose, alla luce di un tramonto che suggerisce tristezza e malinconia sono intente a raccogliere le foglie ingiallite nel giardino, foglie di platano e faggio dai colori intensi e brillanti. Le ragazze ne hanno fatto un cumulo raccogliendole in un cesto di vimini e stanno appiccando il fuoco per bruciarle. Non si notano ancora le fiamme ma traspare una lieve foschia di fumo che si leva dal mucchio. Le colline al tramonto, i profili degli alberi in controluce ed il lontano piccolo campanile conferiscono al dipinto una solennità religiosa. Le ragazze rappresentano la condizione effimera della bellezza e della giovinezza. Esprimono un sentimento carico di caducità e fuggevolezza.

Tennyson, poeta ispiratoreLa fanciulla più giovane tiene in mano una mela, a rappresentare forse la soglia dell’adolescenza e la perdita dell’innocenza, riferimento al peccato originale e la cacciata dal paradiso terrestre. L’autore stesso confida in una lettera scritta ad un critico l’intento di voler dare all’opera un significato di ‘consapevolezza religiosa’, confermato anche dalla scena solenne di un crepuscolo naturale con le figure femminili colte nel compimento di un rito, alla stregua di celebranti davanti ad un altare. Le foglie secche, la fine della giornata e le espressioni malinconiche delle fanciulle rappresentano l’ ineluttabile trascorrere del tempo; l’ombra dell’uomo che rastrella è un ammonimento sulla brevità della vita. Quest’opera segna la fine del legame di Millais con la Confraternita.
Come tutti i confratelli Pre-raffaelliti, anche Millais voleva teorizzare la malinconia in un significato religioso, facendo di essa un segno di grazia e giustizia che si opponesse al materialismo scientifico ed affermasse la ricerca dell’immortalità attraverso la redenzione.

Il dipinto ‘Foglie d’autunno’ propone un’icona del tempo non in nome di una fede vera e propria ma in nome della nostalgia, dell’aspirazione ad una dimensione divina alla quale giungere tramite l’arte.
Nel dipinto sono ritratte le due giovani sorelle della moglie di Millais, Alice e Sophia GrayMillais Ophelia e due ragazzine scozzesi.. Quella con il rastrello e la più piccola hanno gia posato in ‘La ragazza cieca’ e paiono di un livello sociale inferiore rispetto alle due ragazze in abito nero. Ovviamente siamo nell’Inghilterra vittoriana, società dove la stratificazione sociale era assolutamente acquisita.
In questo dipinto infatti si notano le prime tracce del movimento cosiddetto ‘estetico’, i primi tentativi di reazione al conformismo vittoriano che si verificherà pochi anni dopo la realizzazione del dipinto.

L’insieme dell’opera ‘Foglie d’autunno’ è un illustrazione colma di bellezza e rimpianto, dove gli elementi narrativi vengono sostituiti dal clima suggestivo della memoria. La scena è silenziosa ma potrebbe essere accompagnata nell’osservazione dello spettatore dall’ascolto del preludio n. 4 opera 28 di Frederick Chopin.