Apprendiamo con piacere come anche l’ex sottosegretario alle infrastrutture Erasmo D’Angelis, attualmente a capo di “Italia Sicura” (struttura del Governo per contrastare il dissesto idrogeologico), abbia scoperto che in Italia “si muore di burocrazia”.
Suggeriamo a D’Angelis un metodo semplice per evitare simili disagi. Sarebbe sufficiente prendere in prestito le procedure adottate dal Governo per l’alta velocità (in Valle di Susa ma anche per il Terzo Valico tra Piemonte e Liguria). Infatti per queste grandi opere inutili il Governo ha proceduto rapidamente senza presentare tutta la documentazione necessaria, senza un’adeguata normativa antimafia (sul versante francese) e senza il coinvolgimento delle popolazioni interessate.
E’ questo uno dei principali scandali italiani: le grandi opere godono di una corsia preferenziale, mentre le piccole opere utili a mettere in sicurezza il territorio vengono costantemente ostacolate dalla burocrazia. Intanto, come a Genova ma non solo, le persone continuano a morire dopo appena un paio di giorni di pioggia.
Peraltro proprio il treno deragliato ieri a Genova si trovava nei pressi del cantiere per il Terzo Valico. E non serviranno grandi indagini per dimostrare che la causa dell’incidente sia da ricercare proprio in quel cantiere e in quel versante collinare appena disboscato delimitato dalle reti arancioni di cantiere. L’ennesimo “effetto collaterale” di un’opera inutile e dispendiosa per le tasche dei cittadini italiani.
Francesca Frediani Consigliere regionale M5S Piemonte
Marco Scibona Senatore M5S Piemonte