di Andrea Antonuccio.
«Introdurre l’educazione sessuale – specialmente nelle scuole – non è sempre facile: molto spesso si incontrano resistenze basate principalmente su paure e idee erronee»
Standard dell’Educazione Sessuale in Europa, OMS e BZgA, Colona 2010
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (roba dell’Onu, mica cotiche), insieme al BZgA, il Centro Federale per l’Educazione alla Salute tedesco, ha diffuso a tutti i governi europei un vademecum per promuovere nelle scuole corsi di sessuologia: “Standard dell’Educazione Sessuale in Europa”.
Leggiamo alcuni brani scelti: «Ai bimbi da 0 a 4 anni gli educatori dovranno trasmettere informazioni sulla masturbazione infantile precoce e scoperta del corpo e dei genitali, mettendoli in grado di esprimere i propri bisogni e desideri, ad esempio nel gioco del “dottore”».
Masturbazione infantile precoce. Ai bimbi da 0 a 4 anni.
Proseguiamo nella lettura: «Dai 4 ai 6 anni i bambini dovranno essere istruiti sull’amore e le relazioni con persone dello stesso sesso […] Con i bambini dai 6 ai 12 anni i maestri terranno lezioni sui cambiamenti del corpo, mestruazione ed eiaculazione, facendo conoscere i diversi metodi contraccettivi.
Amore e relazioni con persone dello stesso sesso. Eiaculazione. Dai 4 ai 6 anni.
E ancora: «Nella fascia puberale tra i 12 e i 15 anni gli adolescenti dovranno acquisire familiarità col concetto di “pianificazione familiare” e conoscere il difficile impatto della maternità in giovane età, con la consapevolezza di un’assistenza in caso di gravidanze indesiderate e la relativa presa di decisione».
Concetto di “pianificazione familiare”. La relativa presa di decisione. Tra i 12 e i 15 anni.
Quando ho letto queste cose, ho subito pensato che il diavolo esiste. E sta lavorando proprio bene.
