La decisioni della ex giunta regionale di ridurre, negli ultimi anni, il servizio su rotaia con la soppressione del servizio su numerose linee ferroviarie, ha provocato negli anni scorsi una serie di reazioni e preoccupazioni per il lavoro, un peggioramento del servizio e, diciamolo pure, un decadimento della nostra storia e delle nostre tradizioni sui trasporti.
La chiusura al traffico “solo viaggiatori ” della linea di Alessandria-Ovada (33 km circa, completamente automatizzata, senza ” risparmi “ teorici sul personale di Rfi, e diversi treni merci che continuano a passare provenienti soprattutto da e per Genova Voltri) avvenuta nel giugno 2012 è uno di quelle situazioni alle quali occorre porre rimedio. Non meno importante la situazione delle altre linee locali dell’ Alessandrino, ci sono già movimenti in atto da parte di amministratori del casalese e basso monferrato, ma non utilizzare una linea che è aperta regolarmente per il traffico cargo e non necessita di interventi strutturali per riaprire, ci sembra paradossale.
Il nuovo Assessore Regionale, credo maggiormente sensibile su questi temi, ascoltati di recente in provincia assieme ai neo consiglieri, ma è importante che le amministrazioni locali riprendano l’impegno di due anni fa e coordinino su base provinciale (sul modello di quanto i cuneesi stanno facendo con l’interessante progetto Metrogranda) le attività e le proposte sui trasporti ferroviari e stradali.
Un impegno che serva anche per entrare nel merito di quello che faranno (o potranno fare) le nuove province in tema di trasporti, alle quali comunque la legge 56 assegna funzione di ” coordinamento”, e ad avviare una discussione concreta più che mai necessaria non solo su questo argomento.
*Coordinatore provinciale PD forum trasporti & infrastrutture