Primo ottobre, primo giorno di scuola. Così è stato per i giovani iscritti al Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università del Piemonte Orientale, presieduto dal prof. Gianluca Aimaretti, che insieme alla Direzione aziendale, al coordinatore del corso Gianni Chilin e ai tutor e docenti, ha salutato gli ottanta ragazzi presenti nel Salone dell’Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio per l’inizio di questa nuova avventura.
Il direttore sanitario Luciano Bernini: “Voi rappresentate un investimento per il futuro. L’incontro di oggi poi è la conferma della buona collaborazione tra Università e Azienda, con il suo ruolo, oltre all’assistenza, di ricerca e formazione”.
Aimaretti, che ha portato anche i saluti del rettore Cesare Emmanuel, ha ricordato ai ragazzi che il Salone è il punto di partenza e di arrivo, in quanto da un paio di anni luogo di celebrazione delle lauree: “Fare un corso di studi qualsiasi è faticoso. Il corso in Infermieristica un po’ di più. Oltre allo studio c’è il tirocinio, ma il mio invito è quello di vivere questi anni di università dedicandovi all’amicizia, ai rapporti sociali e ai sogni senza farli diventare solo anni di fatica. Per questo vi suggerisco di studiare in gruppo. Si lavora in gruppo quindi è l’impostazione giusta, anche attraverso un ragionamento critico sulle cose”.
Presente alla cerimonia anche il Prefetto di Alessandria Romilda Tafuri, che ha sottolineato la volontà di essere presente ad un momento che testimonia la collaborazione e la sinergia tra istituzioni: “Anche corrispondendo alle esigenze del territorio, momenti pubblici come questo si trasformano da cordialità in risposte a bisogni concreti. La sinergia è fiducia, utile a rispondere ai bisogni del territorio come testimonia la stretta collaborazione con l’Azienda Ospedaliera. A voi che iniziate un percorso di vita e partecipazione alla società vanno i migliori auguri, affinché vi possa sempre accompagnare la solidarietà tra colleghi e compagni”.
Utili le testimonianze dei ragazzi, uno per anno di corso: la giovane neolaureata che ha sottolineato come gli infermieri rappresentino l’anello di congiunzione fondamentale tra medici e collettività e ha spronato i presenti indicando i tutor: “Fidatevi di queste persone. A volte li odierete ma poi li ringrazierete”. Gli studenti del primo, secondo e terzo anno, che con consigli utili e pratici hanno ribadito la necessità di sapersi orientare ed organizzare, studiare sempre, considerando l’ospedale come la propria casa e vedere la professione infermieristica prestigiosa sebbene troppo spesso sminuita. A tutti, buon lavoro.