La minaccia di procedere per decreto all’abolizione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori è solo l’ultimo attacco, in ordine di tempo, da parte del Governo Renzi al mondo del lavoro, reo di godere di diritti di civiltà conquistati con lotte e sacrifici.
Proporre la cancellazione per tre anni della norma del reintegro contro i licenziamenti senza giusta causa e sostituirla con il contratto a tutele crescenti, senza peraltro cancellare nessuna delle 46 forme di contratto precario tuttora in vigore, è una presa in giro che nemmeno i governi esplicitamente di destra che si sono susseguiti in questi ultimi 25 anni avevano mai osato.
Come abbiamo già detto, tutto l’impianto del Job act è completamente insensato perché si basa sull’idea che si possa creare lavoro liberando i licenziamenti e cancellando i diritti ai lavoratori, facendo finta di non vedere che così si creerà solo nuova disoccupazione ed un vero e proprio disastro sociale.
Certo, con queste scelte, il Governo Renzi risponde in maniera servile alle componenti più oltranziste dell’Unione Europea, che chiedono all’Italia di avviare le tanto attesa riforme pro austerity che demoliranno ulteriormente le condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici.
La monetarizzazione del diritto al lavoro è una vergogna ed un arretramento culturale impressionante a cui bisogna rispondere in maniera adeguata.
Noi crediamo che sia tempo di proclamare da parte delle forze sindacali uno sciopero generale che respinga, come già accadde nel 2002, il tentativo di cancellare una norma di civiltà quale quella contenuta nello Statuto dei Lavoratori.
Una grande mobilitazione che metta insieme il sindacato e la sinistra tutta è l’unica risposta che si può dare per riprendere a ragionare in materia di lavoro in termini seri e non di stabilizzazione della povertà.
Facciamo appello a tutte le forze della sinistra e al sindacato, ai lavoratori e alle lavoratrici, ai giovani senza un futuro affinché si costruisca un fronte unitario che, a partire proprio dal lavoro, costruisca una idea di società diversa da quella voluta dal governo Renzi/Berlusconi/Alfano.
Non si può più aspettare, il tempo è ora. Il Pdci è pronto a sostenere questa lotta.
Stefano Barbieri
PdcI Alessandria