«Sindacati… una bolla spazio-temporale rimasta imbrigliata negli anni ’70»
Maurizio Crozza, DiMartedì, 16 settembre 2014
E’ passato un po’ in sordina il monologo iniziale di Maurizio Crozza a DiMartedì, il nuovo programma di Giovanni Floris andato in onda martedì scorso su la7. Eppure il comico genovese, dopo un inizio un po’ stentato, è andato giù bello pesante contro i sindacati (nello specifico, Fiom e Cgil) senza fare tanti complimenti.
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Va bene che l’attenzione dei media era concentrata sulla sfida degli ascolti tra Giannini, nuovo conduttore di Ballarò, e il transfuga Floris con il suo DiMartedì. E per questo, probabilmente, i contenuti dei rispettivi programmi sono passati un po’ in secondo piano, di fronte ad una gara che ha visto vincere a mani basse (ma con ascolti non esaltanti) l’ex vice direttore di Repubblica Massimo Giannini.
Ma che un uomo dichiaratamente di sinistra come Crozza abbia “osato” attaccare i sindacati in maniera così sfacciata, a me è sembrato un tantino strano. Mi chiedo: è solo satira? E soprattutto: cui prodest?