Omar Ronda: Marilyn & co alla GlobartGallery di Acqui Terme [Very Art]

Marylin Simonetta 2011 Omar Rondadi Cristina Antoni

Saranno esposte fino al 10 ottobre presso la Globart Gallery di Acqui Terme le opere ‘da sogno’ e che rappresentano piccoli e grandi sogni di uno degli artisti più innovativi degli ultimi trent’anni: Omar Ronda.

Classe 1947, biellese, partendo dalla Pop Art di Andy Warhol (che ha frequentato nel periodo di permanenza negli Stati Uniti), e proseguendo fino alla Cracking Art degli Anni Novanta, l’artista segue il percorso assolutamente nuovo e originale della fusione della plastica, per contornare le sue stelle, le ‘star’ hollywoodiane più amate e famose di fiori, di stelle, di glitter cangianti (elemento naturale costituito da polvere di coleottero), e soprattutto di una cornice ghiaccio, nel quale le ‘iberna’ per renderle eternamente belle.

Nelle composizioni di Ronda le dive preferite e onnipresenti nell’immaginario popolDean Jamesare emergono da questo particolare ghiaccio, elemento ottenuto con sorprendente magia attraverso una tecnica di fusione della plastica ad alta temperatura, per incantare e sublimare la sua fantasia onirica, capace di incantare incredibilmente e affascinare lo spettatore.

Nel suo progetto filosofico troviamo scritto: ‘Vogliamo cambiare i codici dell’Arte futura. L’Arte è importante come la nostra vita. Siamo uomini del presente e vogliamo che il nostro lavoro interpreti le problematiche contemporanee. Non esiste Arte e Vita senza una natura integrata. L’arte e la cultura sono l’unica possibilità di salvezza del mondo e dell’umanità’.

Marilyn è la sua Musa per eccellenza, una vera ossessione, è la protagonista quasi assoluta e controfigura di ogni opera, che va a fondersi e confondersi con un’altra Diva per antonomasia, un’altra passione nata con lo studio della storia dell’arte, Simonetta Vespucci (1453-1476), la modella preferita di Botticelli, la sempiterna Primavera, la ‘senza Marylin 1pari’, così ritenuta durante il suo breve passaggio sulla Terra, fugace ed eterno al tempo stesso, tanto da restare esempio e modello di bellezza e perfezione anche dopo la sua morte, tale da conquistare per sempre il cuore di Sandro Botticelli, che chiese di essere seppellito ai suoi piedi. Amata in vita da Lorenzo prima e Giuliano De Medici poi, sposata ad un nobile fiorentino, la giovane donna, genovese di nascita (si narra che sia nata a Portovenere), di rara grazia e bellezza fu, è e sarà il simbolo della perfezione artistica rinascimentale, tanto quanto Marilyn Monroe è stata e sarà per sempre il simbolo della seduzione e della bellezza cinematografica, amata anch’essa da Capi di Stato e morta precocemente. L’una antica e l’altra moderna, due mezzi volti da fondere e amalgamare come nei sogni e come nell’opera di Omar Ronda del 2011 Marilyn/Simonetta–Iron/Frozen.

Tale è la passione per la diva americana, che negli anni passati ha portato l’artista aMarylin 4 ripercorrere strade, a ricercare ed acquisire oggetti, ricordi, passaggi in alberghi, conoscenze testimonianze da consentirgli di acquisire conoscenza e materiale per realizzare un volume intitolato Marilyn Monroe, Una vita bruciata, dove insieme alla narrazione delle vicende storiche collegate al periodo di successo della Diva si mescolano, sogni, speranze ispirazioni artistiche dello stesso artista, una sorta di romanzo catalogo dove tutto confluisce nell’amore per l’arte, per la bellezza, per la ricerca, nell’attesa dell’immortalità e di un luogo in cui poter continuare ad ammirare senza fine un cielo notturno dove la stella più lucente è sempre lei: Marilyn.