Presidio Borsalino: nuova pista di atletica donata da Rinaldo Borasio

Ospedale nuova pistaUna nuova pista di atletica, collocata nell’area nord del parco e realizzata grazie alla donazione di Rinaldo Borasio, di cui oggi viene celebrata la Santa Messa di trigesima.

“Oggi testimoniamo la crescita del Borsalino. Un momento che avremmo voluto celebrare insieme al signor Borasio – dichiara il direttore generale Nicola Giorgione – purtroppo ci ha lasciato improvvisamente. Ci è sembrato doveroso ricordarlo dedicandogli l’opera che ha donato alla struttura riabilitativa, con grande generosità e seguendo un impulso condiviso con il direttore della struttura, dr. Petrozzino. Ringraziamo la sua famiglia e auspichiamo che il suo gesto possa rappresentare un esempio; speriamo che il suo nome possa rimanere vivo nella memoria di tutti noi, ad ogni utilizzo della pista, che sarà ufficialmente presentata il prossimo 27 settembre in occasione del Borsalino Day-Giornata per la disabilità”.

Anche Salvatore Petrozzino usa parole di affetto nei confronti del donatore: “È con profonda commozione che ricordo nella giornata di oggi il paziente diventato amico Rinaldo Borasio. È infatti questo il legame che ci unirà per sempre: l’amicizia. Ho pensato molto in questo ultimo mese all’incontro con Rinaldo, ai mesi che ha trascorso al Borsalino, ai numerosi incontri per la realizzazione dell’opera e al significato del nostro incontro. È quasi come se alla vita di un imprenditore che ha realizzato molte cose, mancasse ancora un tassello, un qualcosa che la giustificasse pienamente. È la prima cosa che mi è venuta alla mente quando rivedo la sua determinazione nei mesi passati per la realizzazione della pista. Gli devo molto. Nel tempo in cui siamo stati vicini ho imparato molte cose dalla sua forte personalità, la capacità di osservazione, la pacatezza di giudizio e la sua capacità di saper soffrire. E gli devo molto anche per la fiducia dimostrata nei miei confronti, che ieri mi ha onorato e che oggi voglio onorare attraverso il suo ricordo”.

La sig.ra Raffaella Massavelli, vedova del signor Borasio: “Sono qui con la mia emozione. Posso dire che per l’uomo che era Rinaldo, difficilmente sprecava il suo tempo e il suo denaro. Senza dubbio ha visto del valore in quest’opera, ha capito quanto potesse servire per la comunità e per le persone che aveva conosciuto in questo ultimo anno. Ma soprattutto è rimasto impressionato dalla forza dalle persone che ha incontrato qui al Borsalino, pur colpite da disabilità, non avevano qualcosa in meno ma qualcosa in più. La realizzazione della pista è un progetto che l’aveva reso felice. È riuscito a vederla finita anche se non è qui oggi”.

L’architetto Claudio Pesce, direttore dell’Ufficio Tecnico dell’Azienda Ospedaliera, ha illustrato i dettagli della struttura, realizzata dalla ditta Nizzo, su un progetto dell’arch. Pelizzone: “La nuova struttura, inserita in una zona del parco fino ad oggi poco utilizzata, è collegata alla viabilità interna da un apposito raccordo pedonale e occupa un’area complessiva di 3.678,00 metri quadri (mt. 120,00 X 30,65), con uno sviluppo lineare medio di 257,74 metri (89,38+39,49+89,38+39,49) e una larghezza di 4,50 metri. I lavori sono durati 50 giorni, iniziati il 15 Giugno 2014 e sono terminati il 4 Agosto 2014”.

Il valore complessivo dell’opera è di 100.000 euro: un progetto molto importante, che qualifica l’offerta riabilitativa del presidio con la pista destinata a soggetti disabili per le attività di riabilitazione motoria.

Sono presenti tre corsie, per dare agevolezza anche a chi utilizza carrozzine, e sarà utilizzata per attività atletiche (corsa e lanci), oltre che handbike. La pista potrà essere utilizzata dai pazienti ricoverati presso la riabilitazione cardiorespiratoria, per precisi esercizi ora eseguiti all’interno del presidio, mentre sarà possibile utilizzare l’area interna per lanci e tiro con l’arco.

Spiega Petrozzino: “Nell’affrontare un qualsiasi contesto sociale è fondamentale la consapevolezza di disporre di un corpo efficiente. Per questo motivo l’educazione all’attività sportiva può sin dalle prime fasi della riabilitazione essere quella molla che fa scattare la resilienza della persona, nel rispetto del suo empowerment. Per qualsiasi persona disabile e non, la pratica regolare e frequente di attività fisica porta vantaggi sia sul piano cognitivo attraverso una migliore conoscenza del proprio corpo, sia fisico con incremento della forza muscolare, della capacità di equilibrio, della coordinazione motoria. Non ultimo sul piano psicologico poiché lo sport produce uno stato di soddisfazione generale, favorisce la disciplina e l’allenamento che di conseguenza portano al controllo degli stati emotivi migliorando la capacità di autocontrollo”.

In collaborazione con il Comitato Paralimpico sono previste nel corso dell’anno attività con educatori/istruttori sportivi che permetteranno l’educazione, la formazione e l’addestramento alla pratica sportiva delle persone ricoverate presso la struttura o di coloro che potranno fruirne.

L’Azienda prevede infatti di sottoscrivere una serie di collaborazioni con le Associazioni che gravitano intorno al Borsalino, affinché possa essere disponibile per i loro iscritti in giorni e orari concordati.